LA RIFORMA

Biometria contro i furbetti e task force per il digitale, ecco il ddl Bongiorno

Via libera dal Cdm al disegno di legge che introduce sistemi biometrici per stanare gli assenteisti. Prevista l’istituzione di un Nucleo della concretezza per individuare azioni di miglioramento dell’azione amministrativa. Più facile l’assuzione di personale skill ad alto contenuto tecnologico

Pubblicato il 26 Ott 2018

bongiorno
Biometria contro i furbetti del cartellino e una task force per garantire l’efficienza dell’azione amministrativa. Sono i due pilastri del ddl Bongiorno licenziato dal Consiglio dei ministri.  “L’obiettivo delle nuove norme – spiega una nota di Palazzo Chigi –  è quello di individuare soluzioni concrete per garantire l’efficienza della pubblica amministrazione, il miglioramento immediato dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi erogati ai cittadini”.
Entrando nel dettaglio, il  disegno di legge in particolare prevede  l’istituzione, presso il Dipartimento della funzione pubblica, del “Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell’efficienza amministrativa” (Nucleo della concretezza): la task force avrà una funzione di supporto dell’attività delle pubbliche amministrazioni e Nucleo verificherà l’attuazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento della PA, individuando eventuali azioni correttive.
Si stabilisce anche l’applicazione di sistemi di rilevazione delle presenze in servizio basati anche sull’utilizzo di dati biometrici, con l’obiettivo di contrastare drasticamente le attestazioni false di presenza.
Novità anche sul fronte del personale. Le PA saranno obbligate  ad elaborare il piano dei fabbisogni del personale, per assicurare il ricambio generazionale e la migliore organizzazione del lavoro. La possibilità di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato è stabilita nel limite di una spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente (turn over al 100%); previste deroghe e procedure semplificate per le assunzioni del triennio 2019-2021.
Secondo quanto risulta a CorCom questa misura riguarderà il personale con skill ad alto contenuto tecnologico. La conferma è arrivata dal sottosegretario alla PA, Mattia Fantinati.
“Finalmente una PA moderna, meritocratica e digitale – dice in una nota – Le assunzioni che prevediamo, infatti, sbloccando finalmente il turn over e dando un futuro ai tanti giovani che fuggono all’estero – osserva – saranno vincolate a piani del fabbisogno, che le amministrazioni dovranno necessariamente predisporre per assumere. Non più assunzioni a caso, quindi, ma rispetto a rigidi parametri di qualità, fra i quali ingaggiare in via preferenziale le figure professionali del futuro che attualmente mancano alle Amministrazioni”.
“I nuovi assunti, infatti, saranno soprattutto esperti in digitalizzazione, razionalizzazione, semplificazione, qualità dei servizi, gestione dei fondi europei, controllo di gestione e attività ispettive – precisa –  Mai più PA che perdono i fondi europei perché non li sanno rendicontare. Mai più servizi al cittadino la cui qualità è scadente e non valutata”.
La novità passa per due punti specifici: obbligare le PA a certi comportamenti virtuosi, ad esempio imponendo l’utilizzo di strumenti informatici come NoiPa, resa obbligatoria nei pagamenti fra Amministrazioni; rafforzare l’attività ispettiva, attraverso l’istituzione di un Nucleo della concretezza che si affianca all’Ispettorato per la Funzione pubblica e all’Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione, che vigilerà sulle performance, collaborando anche con il Prefetto”.
“Con questo ddl imprimiamo una svolta in direzione della accountability, della responsabilità dello Stato verso i suoi cittadini, in linea con la nostra visione di essere ‘avvocati del popolo’ – conclude – Una visione che va ben oltre la lotta ai furbetti del cartellino attraverso l’utilizzo di strumenti biometrici, sui quali in tanti si sono soffermati”.

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