Bonfini (Himss Europe): “E-health, grimaldello anticrisi per i Paesi europei”

Il mercato vale 15 miliardi di euro e la crescita anno su anno ammonta al 2,9%, ancora poco rispetto alle potenzialità legate ai risparmi della dematerializzazione. La Commissione Ue mette sul piatto 11 miliardi per ricerca e innovazione

Pubblicato il 26 Nov 2010

"Le soluzioni eHealth possono ora offrire assistenza
dall'ospedale a casa. È l'unico modo di ridurre il carico
in termini economici e di risorse umane nel settore sanitario, che
rappresenta una delle principali problematiche per le nazioni, in
fase di ripresa da una grave crisi finanziaria". Questo il
parere di Jeremy Bonfini, Vice presidente senior dei servizi
globali presso HIMSS Europe, (Healthcare Information and Management
Systems Society Europe, Società europea per i sistemi
amministrativi e informatici in ambiente sanitario) che in
collaborazione con la Commissione europea e la Presidenza del
Consiglio ungherese della Ue ha organizzato la settimana
dell'eHealth 2011 a Budapest che andrà in scena dal 10 al 13
maggio 2011.

Il mercato dell'eHealth europeo è attualmente stimato intorno
ai 15 miliardi e cresce ogni anno del 2,9%. "Le più recenti
ricerche indicano che il 29%dei cittadini dell'Ue supererà i
65 anni di età nel 2050, e abbiamo combattuto la crisi finanziaria
più grave delle ultime decadi. Il grande tema dei tempi attuali è
ottenere di più spendendo meno. La eHealth è uno dei migliori
modi per affrontare questa sfida", dice Neelie Kroes,
Vicepresidente nonché Commissario per i programmi digitali della
Commissione europea. "La Commissione europea ha quindi
inserito fra i suoi programmi digitali per l'Europa delle
azioni chiave in favore della sanità informatizzata o eHealth, le
quali prevedono un incremento degli investimenti pubblici a 11
miliardi di euro per il finanziamento di ricerca e innovazione.
Tali azioni chiave costituiscono alcune delle iniziative di cui si
occuperà la settimana dell'eHealth a Budapest", aggiunge
Kroes.

La Commissione europea ha finanziato la ricerca sulle applicazioni
delle tecnologie dell'informazione in tema di sanità con oltre
1.182 miliardi di euro per oltre 20 anni e ha sostenuto oltre 450
progetti tramite diversi programmi quadro, imponendo l'Europa
come attore principale del settore.

"Siamo ansiosi di accogliere i delegati e i visitatori della
settimana dell'eHealth a Budapest nella primavera 2011 – dice
il Ministro della sanità ungherese, il Dr. Miklós Szócska -. Le
politiche in materia sanitaria del governo ungherese saranno
dedicate allo sviluppo di sistemi adatti alle esigenze sociali.
Sottolineeremo l'impiego di fondi strutturali al fine di
modernizzare le infrastrutture mediche, nonché l'importanza di
iniziative politiche relative al settore sanitario basate sulla
realtà concreta. Discuteremo di come la dilagante crisi in termini
di forza lavoro, in condizioni di maggiore mobilità di
professionisti e pazienti, invecchiamento della popolazione e
ristrettezza di risorse, possa essere fronteggiata a livello
europeo. Inoltre, proporremo, in materia di immunizzazione
infantile, una più stretta collaborazione tra gli Stati membri
della Ue e dedicheremo particolare attenzione ai figli degli
immigrati. In tutti questi ambiti, la eHealth gioca un ruolo
cruciale"

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