Brunetta: “Ai promotori del manifesto Italia digitale dico: avanti con le proposte”

Il ministro della PA e innovazione replica all’appello pubblicato sul Corriere della Sera: “Un fatto molto positivo: sull’Agenda stiamo già lavorando, ma accogliamo ogni progetto concreto”

Pubblicato il 10 Feb 2011

“Un fatto molto positivo" che testimonia "la volontà,
e allo stesso tempo la necessità, di una collaborazione tra tutti
coloro che hanno a cuore l’innovazione nel nostro Paese". Il
ministro all'innovazione della PA, Renato Brunetta, risponde
all'appello "Diamo all'Italia una strategia
digitale" pubblicato sulle pagine del Corriere della Sera.

"IIl mio impegno e quello delle strutture (Dipartimento
Funzione Pubblica e Dipartimento Digitalizzazione e innovazione
tecnologica, Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione,
Formez, DigitPA, Agenzia per la diffusione delle tecnologie per
l'innovazione e ARAN) si è profuso da subito con la velocità
di un centometrista – dice Brunetta -, pur sapendo che la corsa
della riforma della PA e della sua modernizzazione richiede una
sforzo da maratoneti".

Ebbene, "i documenti sull'attività svolta, in parte
richiamati anche sul sito dell’Appello, sono il rendiconto
puntuale del nostro lavoro" scrive Brunetta sul sito della
Free Foundation ricordando
le principali linee di azione, dall’approvazione del nuovo Cad
alla Pec, oltre alle strategie per innovare i settori prioritari
(giustizia, scuola, università, sanità) e ai riconoscimenti
riscossi anche in ambito europeo )"lo stesso Commissario
Neelie Kroes a dicembre, quando le abbiamo presentato l’Agenda
Digitale dell’Italia, ha scritto sulla lavagna elettronica:
“State facendo un lavoro eccellente”)

"Ma non basta" scrive Brunetta. "La spinta
propulsiva del Governo e della PA deve essere supportata dai
comportamenti dei soggetti e degli attori privati, le cui azioni
devono essere coerenti con l’impegno delle istituzioni.
"Occorre che i privati concorrano al finanziamento
dell’innovazione. Banche, venture capital possono affiancare le
Regioni nel finanziamento delle start up, in particolare nel
Mezzogiorno".

Per questi motivi – conclude Brunetta – "invito i promotori
dell’appello e tutti coloro che hanno a cuore l’innovazione nel
nostro Paese a un confronto sull’Agenda Digitale per l’Italia,
su cui stiamo già lavorando e sulla quale accoglieremo ogni
proposta costruttiva e concreta”.

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