INNOVAZIONE

Brunetta: “Entro il 2026 saranno digitalizzati tutti i servizi alle imprese”

L’annuncio del ministro della PA: “Gli interventi sullo Sportello unico della attività produttive dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2024 mentre quelli sui Servizi unificati per l’edilizia entro il 30 giugno 2026”. Nel mirino 600 prestazioni. Sprint dal Pnrr

Pubblicato il 20 Apr 2022

renato-brunetta

Semplificare 600 procedure in 5 anni. È l’obiettivo rimarcato dal ministro della PA, Renato Brunetta, in audizione alla Commissione parlamentare per la semplificazione, in merito all’indagine sulla semplificazione delle procedure amministrative per avvio e esercizio delle attività di impresa.

 “Se guardo il lavoro fatto, vedo che abbiamo semplificato le procedure per i concorsi e per i procedimenti amministrativi, abbiamo messo in piedi il portale del reclutamento che prima non c’era, cioè 7-8 milioni di curriculum disponibili – ha detto Brunetta – Certamente non basta, ma adesso abbiamo come scopi legati alle milestone del Pnrr la semplificazione di 600 procedure amministrative in 5 anni nel campo del welfare, delle imprese. E’ un numero enorme perché vanno valutate una a una”.

Finora la “macchina” non ha funzionato come avrebbe dovuto. “Le cause possono essere ricondotte a due, un errore di metodo e uno di equivoco consistito nella convinzione di poter semplificare e riformare la PA a costo zero, limitandosi a tagliare, senza investire su persone, procedure e tecnologie”, ha spiegato.

“Grazie al Pnrr – ha aggiunto – abbiamo però potuto invertire la rotta su entrambi i piani. Il percorso è stato così articolato: interventi di carattere organizzativo, attraverso l’immissione nella PA di nuove risorse umane, meglio qualificate in termini di conoscenze e di competenze; revisione delle procedure amministrative, attraverso l’eliminazione di quelle disfunzionali, la loro reingegnerizzazione e soprattutto la digitalizzazione; creazione di task force specializzate che svolgano attività di supporto tecnico nei confronti delle amministrazioni meno strutturate e intervengano, anche attraverso l’esercizio di poteri sostitutivi e continua attività di monitoraggio e valutazione degli effetti delle iniziative messe in campo”.

Verso la digitalizzazione degli sportelli per le imprese 

“Nel corso del primo semestre di quest’anno sarà avviata un’analisi ‘as is’ relativa a tutti gli sportelli unici attivi sul territorio nazionale e alla conseguente individuazione e quantificazione degli investimenti necessari per l’adeguamento dei sistemi esistenti alle nuove specifiche tecniche di interoperabilità – ha annunciato Brunetta – Seguirà poi l’effettiva implementazione degli interventi di adeguamento e, infine, la verifica della loro realizzazione e della loro adeguatezza. Entro il 2024 dovranno essere individuate e digitalizzate in questo ambito le prime 200 procedure delle 600 da far confluire nell’archivio unico nel 2026: saranno, appunto, le procedure che sono gestite attraverso gli sportelli unici e che saranno quindi totalmente digitalizzate in virtu’ della completa interoperabilità assicurata da questo intervento. L’adeguamento delle piattaforme Suap dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2024. L’adeguamento delle piattaforme Sue dovrà concludersi entro il 30 giugno 2026”.

Digitale booster di tutti gli interventi

“Il booster di tutti gli interventi è la digitalizzazione: con il cloud e l’interoperabilità delle banche dati, con la semplificazione dei sistemi di pagamento (App Io e PagoPA), con la diffusione delle identità digitali (SPID, CIE e CNS) i servizi delle amministrazioni diventeranno più facili e accessibili – ha puntualizzato il ministro – Proprio per questo bisogna contrastare con ogni mezzo il digital divide, che riguarda larghe fasce della popolazione, soprattutto anziana, e ampie porzioni di territorio (piccoli Comuni nella fascia alpina e appenninica)”.

Da superare anche il gap culturale.  “Se dobbiamo semplificare 600 procedure, partiamo dalla disabilità – ha voluto evidenziare – Partiamo dal contrasto al digital divide, dagli anziani. Partiamo dalle fragilità, e semplifichiamo a partire da chi è più in difficoltà. Va in questa direzione il progetto Polis, voluto da Poste, dal Mise, da noi e dal ministro Colao, pensato per offrire luoghi di presenza, di impulso e di catalizzazione, luoghi di raccordo tra centro e periferia per le persone che non hanno la possibilità di accedere ai percorsi digitali. Circa 6mila centri di accompagnamento per effettuare determinate procedure. Sarebbero un presidio di enorme civiltà”.

Il ruolo del personale e delle competenze

Ma non si semplifica e non si mette nuovo capitale umano, la digitalizzazione non serve assolutamente a nulla. “Se digitalizzi una procedura inutilmente complessa gestita da un capitale umano impreparato, sarà come acqua sul vetro. Ecco capitale umano, semplificazione, digitalizzazione ti portano inevitabilmente alla soluzione dei problemi dell’efficienza – ha sottolineato – Noi ci stiamo riuscendo. Nell’ambito del Pnrr la semplificazione è qualificata come riforma abilitante insieme alla concorrenza. Concorsi pubblici velocizzati e digitalizzati, inPA unica porta d’accesso: con l’articolo 10 del decreto-legge n. 44/2021 i concorsi sono stati resi sbloccati, semplificati e digitalizzati. Da maggio a dicembre 2021, abbiamo assunto 45mila giovani. Nel 2022 si prevedono oltre 100mila assunzioni a tempo indeterminato. Le norme su semplificazione e governance e riforma della P.A. sono state fondamentali per avere l’anticipo di quasi 25 miliardi del Pnrr”.

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