“Faremo della PA un robusto propulsore della ripresa”. Lo ha
scritto nero su bianco nella prefazione della sua quarta
Relazione annuale al Parlamento sulla Pubblica amministrazione
, già consegnata in formato digitale su chiavetta Usb al
presidente della Camera, Gianfranco Fini.
Una delle leve della crescita del settore pubblico sarà
l’innovazione in tre settori chiave Sanità, Scuola e
Giustizia.
Per quanto riguarda la Sanità il ministro – dopo il via libera
da parte del Mef sulle prescrizioni mediche elettroniche – promette
che entro il 2012 saranno semplificati e digitalizzati i servizi
elementari (prescrizioni e certificati di malattia digitali,
sistemi di prenotazione on-line) e create le infrastrutture per
un’erogazione di servizi sanitari sempre più vicini alle
esigenze dei cittadini (fascicolo sanitario elettronico e
innovazione delle strutture delle aziende sanitarie), migliorando
il rapporto costo-qualità dei servizi, limitando sprechi e
inefficienze.
Due i progetti portanti dell’innovazione scolastica: Didattica
digitale per la diffusione nelle aule di nuove tecnologie per
l’apprendimento e Scuole in Rete che mira a digitalizzare i
servizi amministrativi e le comunicazioni con le famiglie. In
ambito universitario sono stati lanciati due iniziative: Servizi e
Reti Wifi completati in 54 atenei e univeresità digitale in 41
università.
“Nel 2010 – si legge nella Relazione – grazie ad alcuni
interventi diretti e puntuali presso specifiche amministrazioni
giudiziarie, sono stati compiuti importanti passi avanti anche
nell’attuazione di altri progetti previsti dal Piano di e-Gov sul
tema giustizia: il rilascio telematico di certificati giudiziari;
la trasmissione telematica delle notizie di reato; la registrazione
telematica degli atti giudiziari civili; l’accesso pubblico via
rete alle sentenze ed ai dati dei procedimenti". La strategia
è stata rafforzata con il varo del piano straordinario in
collaborazione con il ministero della Giustizia.
Un parte importante della documento è dedicata alla Posta
elettronica certificata (Pec). "Il ministro per la pubblica
amministrazione e l’innovazione ha proseguito, nel 2010,
l'azione di supporto e di stimolo all'adozione della Pec da
parte di tutte le pubbliche amministrazioni con interventi di
verifica, monitoraggio e con azioni di richiamo alle
amministrazioni inadempienti procedendo inoltre alla definizione di
Protocolli d'intesa con le Regioni e gli enti locali".
Nel 2010 – ricorda Palazzo Vidoni – è stato inoltre avviato il
progetto per il rilascio di una casella Pec agli stranieri
residenti sul territorio nazionale, al fine di consentire a coloro
che risiedono stabilmente nel nostro Paese di interagire e
comunicare con la pubblica amministrazione.
Sul fronte delle imprese, a luglio dello scorso anno, il ministro
Brunetta ha siglato un Protocollo d'intesa con i vertici delle
associazioni di Rete Imprese Italia al fine di favorire
l’utilizzo della Pec per le comunicazioni con la pubblica
amministrazione di tutti i suoi associati (oltre 2,5 milioni di
imprese). L’accordo prevede un programma di interventi volto a
sviluppare l'innovazione digitale nel settore delle piccole e
medie imprese, così da incrementare
l'accessibilità dei sistemi di e-Government e facilitare le
relazioni amministrative con i cittadini. A sostegno della
diffusione della Pec nel mondo delle piccole e medie imprese, Rete
Imprese Italia si è impegnata ad avviare le procedure necessarie
affinché ogni suo associato si doti di Pec e la utilizzi
obbligatoriamente, come previsto dalla normativa, per le
comunicazioni con la pubblica amministrazione. Il Ddi, in
collaborazione con il Dipartimento della funzione pubblica e
DigitPa, ha organizzato tavoli di confronto con tutti gli Ordini
professionali. Inoltre, ha avviato un progetto finalizzato a
supportare gli Ordini professionali relativamente agli adempimenti
alla previsione normativa.
Cornice legislativa a sostegno dei progetti il nuovo Codice
dell’amministrazione digitale che mira – ricorda il ministro
– “a sviluppare in modo coerente e concreto una nuova PA
trasparente, efficiente e capace di rispondere alle esigenze di un
Paese moderno”.