Carta d’identità elettronica: si parte con i dipendenti pubblici

La nuova card multiservizi sarà attivata entro un anno per tutti i lavoratori della PA centrale, militari inclusi. Fungerà da documento di identificazione, sarà valida per l’espatrio e consentirà anche di accedere alle postazioni di lavoro nonché a tutti i servizi pubblici, inclusi firma digitale e Pec

Pubblicato il 09 Mag 2011

Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione
Renato Brunetta ha presentato nel corso di una conferenza stampa
tenutasi durante il Forum Pa, inaugurato oggi alla Nuova Fiera di
Roma, la carta elettronica per i dipendenti pubblici.

Con il Dpcm 24 maggio 2010 infatti sono state stabilite le regole
tecniche per il rilascio in formato elettronico della carta
personale di riconoscimento (di cui al Dpr n. 851/1967 – Modello
ATe) ai dipendenti di ruolo delle amministrazioni pubbliche statali
nonché al personale militare in attività di servizio e in
posizione ausiliaria.

Entro un anno dunque tutti i dipendenti delle pubbliche
amministrazioni centrali disporranno di una carta personale AT
(anche quelle locali potranno aderire all’iniziativa) che
consentirà al lavoratore di avere una tessera elettronica di
riconoscimento “a vista” valida per l’espatrio e che
permetterà l’accesso a tutti i servizi digitali della PA, così
come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale (Cad).

La nuova carta, aggiunge Palazzo Vidoni, consente allo Stato di
"contenere la spesa, offrendo ai propri dipendenti
un'unica carta per accedere al lavoro e alla mensa e di
facilitare il processo di digitalizzazione". Riguardo ai
tempi, è prevista la produzione di 5mila carte al giorno, ma il
numero può anche aumentare. Brunetta ha evidenziato che "si
aggiunge alla carta d'identità e può sostituirla. Si tratta
dell'evoluzione del vecchio tesserino del dipendente
pubblico". Il costo è di 5-10 euro a tessera (è
co-finanziata dal ministero).

Con questa iniziativa la pubblica amministrazione avrà un cospicuo
contenimento di costi offrendo ai propri dipendenti un’unica
carta multiservizi e proseguirà il suo spedito processo di
digitalizzazione attraverso la dematerializzazione dei documenti
cartacei, l’informatizzazione dei flussi lavorativi e attraverso
una maggiore trasparenza amministrativa.

Inoltre con la nuova tessera sarà possibile attivare una serie di
servizi opzionali: firma elettronica qualificata o digitale,
controllo accessi, rilevamento presenza, accesso alla postazione di
lavoro, accesso ad aree riservate, accesso alla mensa, accesso
sicuro alla postazione di lavoro, posta elettronica certificata
(Pec), posta elettronica sicura.

La tessera elettronica infine potrà essere utilizzata anche come
strumento di accesso alle convenzioni previste per i dipendenti
della pubblica amministrazione centrale e locale (come ad esempio
sconti per l’ingresso a musei e biblioteche, servizi di carta
fidelity nel settore dei trasporti, ecc.).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati