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Cartella clinica online, Lorenzin: “No a Torri di Babele, Regioni marcino unite”

La ministra della Salute: “Serve un linguaggio unico in tutta Italia che renda interoperabile anche il fascicolo elettronico”. In legge di Stabilità la norma che lega tassera sanitaria a Fse

Pubblicato il 25 Nov 2016

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“Io sono molto sensibile all’argomento della cartella clinica online, tanto da aver siglato il Patto della salute digitale. Ma dobbiamo evitare che ogni Regione si faccia la propria piattaforma. Questa non può essere una torre di Babele, ma dev’essere un unico linguaggio che attraversa tutta l’Italia in modo che il fascicolo sanitario sia interoperabile. Motivo per il quale lo abbiamo aggregato alla tessera sanitaria e, assieme ad altri strumenti di dialogo che abbiamo costruito in questi anni, abbiamo la base di partenza per un linguaggio comune”. Lo ha detto la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso di una visita al Centro di protonterapia di Trento, dove ha incontrato anche alcuni pazienti della struttura.

“La cartella clinica online – ha sottolineato Lorenzin – darà un grande aiuto ai pazienti. Perché se una persona si sente male in qualsiasi parte d’Italia, digitando il codice della tessera sanitaria si può conoscere tutta la storia clinica del paziente e questo e’ estremamente importante per essere più appropriati negli interventi”.

“Dall’altra parte – ha concluso – questo ci permetterà di risparmiare cifre che ad oggi sono difficilmente calcolabili, ma molto alte, e che ci darà un aumento di produttività per tutto il sistema. E’ un tema che abbiamo inserito anche nella legge di bilancio, ma dobbiamo riuscire tutti a parlare lo stesso linguaggio. Purtroppo sono partite pochissime Regioni e dobbiamo inizialmente mettere in contatto queste, poi il resto del territorio nazionale”.

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