Si può considerare la crescita economica come il prodotto di due fattori: le risorse economiche di un paese e la sua produttività. Più tali fattori crescono di anno in anno, più agiscono da moltiplicatori della crescita. La crisi ha ridotto la disponibilità delle risorse ed occorre dunque una loro migliore allocazione per favorire questo processo. Lo scarso sviluppo che ha avuto l’Ict nel settore pubblico offre ampi margini di miglioramento nell’allocazione delle risorse (finanziarie, logistiche, umane). Va riqualificata la spesa in questo settore per trasformarla in investimento, migliorando l’efficienza della PA, sviluppando le imprese – con particolare attenzione alle pmi -, migliorando così la produttività dei settori pubblico e privato. Avviare progetti innovativi finanziandoli attraverso la revisione dell’intero sistema informativo è una delle concrete opzioni in mano ai Cio che Consip supporta in tutte le fasi di realizzazione.
Concentrandomi sull’Ict, lo sviluppo delle infrastrutture ed i progetti – grandi e piccoli – volti a migliorare l’efficienza e la produttività dei sistemi informativi possono rappresentare il giusto e necessario volano per invertire la rotta. In questo contesto i sistemi informativi pubblici presentano enormi margini di intervento a causa della loro frammentazione, obsolescenza e mancanza di integrazione. Il cloud computing rappresenta un’enorme opportunità che deve essere regolata dall’Agenzia per l’Italia Digitale, realizzata dalle Amministrazioni responsabili dei progetti verticali e da Consip per i progetti trasversali (Spc e simili) e favorita dai grandi progetti a supporto dell’Ict pubblica (ad esempio la realizzazione da parte di Sogei dell’Erp dello Stato e di un sistema integrato di Identity & Access Management per la PA centrale). In sostanza se si favorirà una visione di sistema dell’Ict pubblica italiana si darà un forte impulso ad un’inversione di rotta della perdita di competitività.