Diffida all'Istat da parte del Codacons per quanto riguarda il
censimento 2011. Oggi, annuncia l'associazione dei consumatori,
il Codacons presenterà una "formale diffida nei confronti
dell'Istat, sulla base dell'art. 140 bis del Codice del
Consumo".
Si chiede, in particolare, all'istituto di statistica di
condurre le operazioni del censimento senza disagi di alcun tipo a
danno dei cittadini e di predisporre indennizzi per gli utenti che
invece li abbiano subiti.
Sulla vicenda del censimento, il Codacons "sposa la politica
dei fatti e non delle dichiarazioni che lasciano il tempo che
trovano. Alcuni cittadini – si legge in una nota – hanno denunciato
poca chiarezza circa la data di consegna del censimento, ed
equivoci legati alla data del 9 ottobre (giorno cui sono riferiti i
quesiti) che hanno portato gli utenti a compilare il 9 stesso il
modello, perdendo inutilmente tempo, viste le difficoltà nella
consegna presso gli uffici postali".
Il Codacons, in particolare, chiede "di condurre le operazioni
di censimento senza disagi di alcun tipo a danno dei cittadini,
accertando il corretto funzionamento dei sistemi informatici per la
compilazione online, e verificando che gli uffici postali siano
realmente in grado di ritirare i modelli compilati".
Ma non solo, chiede anche "di predisporre anche indennizzi in
favore degli utenti che abbiano subito disagi, disservizi, ritardi
e problemi di varia natura nella compilazione e/o consegna del
censimento. Il rimborso – aggiunge il Codacons – non dovrà essere
inferiore alla somma di 50 euro ad utente, e i cittadini potranno
già avanzare una richiesta, specificandone i motivi, attraverso il
blog www.carlorienzi.it dove è stata aperta una apposita
pagina".
Oltre un milione e 800mila le persone censite sino alle 15 di oggi.
Lo rileva una nota dell'Istat che annota come a queste persone
dovranno essere aggiunte quelle che risulteranno dalle consegne dei
questionari agli oltre 8 mila 800 centri comunali di raccolta.
L'Istat ricorda che per compilare e restituire il questionario
online, come pure nelle altre modalità, c'è tempo fino alla
fine dell'anno per le famiglie che risiedono nei comuni con
meno di 20mila abitanti, fino al 31 gennaio 2012 per quelle
residenti nei comuni con popolazione compresa fra 20mila e 150mila
abitanti, fino al 29 febbraio prossimo per le famiglie residenti
nei comuni con più di 150 mila abitanti. Dal 21 novembre
scenderanno poi in campo i rilevatori comunali: anche a loro potrà
essere restituito il questionario.