Il ministero per la PA e Innovazione continua a battere il ferro
caldo dei certificati di malattia online. E lo fa ricordando che
“con l’entrata in funzione del servizio per la trasmissione dei
certificati di malattia via telefono – si legge in un comunicato
diffuso oggi da Palazzo Vidoni – è stato completato il pacchetto
dei servizi a disposizione dei medici per la trasmissione
telematica dei certificati di malattia. Sono stati quindi risolti
tutti i motivi che hanno rallentato nella fase iniziale
l’utilizzo del nuovo sistema”.
I medici possono infatti effettuare l’invio dei certificati
all’Inps (ma anche l’annullamento o la rettifica dei
certificati già inviati) utilizzando una semplice pagina web che
si collega al Sac (Sistema di accoglienza centrale), il software
gestito dall’Inps che “raccoglie” i documenti digitali oppure
i propri sistemi software. Grazie al canale telefonico
raggiungibile al numero verde 800 013 577, possono inviare il
certificato anche tramite un telefono fisso o mobile “così da
superare eventuali difficoltà temporanee dovute ad esempio alla
mancanza di un personal computer o di una connessione a
Internet”, precisa la nota.
Grazie al nuovo sistema, i datori di lavoro (sia pubblici che
privati) possono inoltre visualizzare le attestazioni di malattia
relative ai propri dipendenti, sia accedendo al sistema Inps sia
richiedendone all’ente l’invio alla propria casella di Posta
elettronica certificata.
A tutti i lavoratori dipendenti, invece, il nuovo sistema web
consente di prendere visione dei propri attestati di malattia
accedendo semplicemente tramite il proprio codice fiscale e il
numero di protocollo del certificato. “E’ stato inoltre
superato il problema dell’abilitazione dei medici al nuovo
sistema. Nella media, circa il 75% dei medici di famiglia risulta
abilitato, sia tramite apposite credenziali di accesso (Pin) rese
disponibili dal Mef (e che il medico deve ritirare presso la
propria azienda sanitaria di riferimento), sia tramite le Carte
nazionale dei servizi (Cns) rese disponibili dalle regioni, come
nel caso della Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e
Toscana”, precisa Palazzo Vidoni.
Stando ai dati rilasciati dal ministero, infine, ad oggi risultano
inviati complessivamente 269.877 certificati, così distribuiti a
livello regionale: Lombardia (17.3790 certificati trasmessi),
Piemonte (5.187), Valle d’Aosta (1.780), Provincia di Bolzano
(9.785), Provincia di Trento (2.615), Veneto (14.863), Liguria
(2.465), Emilia Romagna (1.818), Toscana (2.794), Umbria (775),
Marche (17.057), Lazio (7.084), Abruzzo (6.664), Molise (99),
Campania (13.165), Puglia (697), Basilicata (3.344), Calabria
(3.247), Sicilia (1.443), Sardegna (1.205). Nella sola ultima
settimana si è registrato un incremento di circa il 17%.