LA COLLABORAZIONE

Cittadini digitali? Ci pensano Inps e Agid

Via alla collaborazione tra l’Agenzia e l’istituto guidato da Boeri. Obiettivo: favorire la più ampia diffusione possibile di Spid e favorire la migrazione degli utenti dotati del pin Inps verso l’identità digitale nazionale. Servizi elettronici aggiuntivi per le “buste arancioni”

Pubblicato il 17 Mar 2016

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Promuovere l’utilizzo di internet e dei servizi digitali della pubblica amministrazione e aumentare la consapevolezza finanziaria e previdenziale degli italiani per tutelare il risparmio al fine di contribuire, attraverso l’innovazione digitale, allo sviluppo economico, culturale e sociale del Paese. Risponde a queste esigenze la nuova iniziativa “Cittadino Digitale” che vede Inps e Agid collaborare su diversi fronti per ridurre il digital divide e facilitare un’ampia diffusione di Spid tra i cittadini censiti nel corso degli anni dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Il progetto “La mia pensione” e l’invio delle buste arancioni Grazie al progetto Inps-Agid verranno inviate a casa di 7 milioni di lavoratori le buste contenenti la previsione della loro pensione futura; l’iniziativa consentirà di sensibilizzare i contribuenti non ancora in possesso di strumenti per l’accesso ai servizi online ai vantaggi della digitalizzazione.

La comunicazione, che conterrà un prospetto dell’estratto conto contributivo e la simulazione di base, inviterà i destinatari a richiedere Spid per accedere a tutte le funzionalità aggiuntive offerte dal servizio online di simulazione della pensione, informando i cittadini dei vantaggi introdotti dalla nuova identità digitale unica per l’accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione e dei privati che aderiranno.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di riuscire a raggiungere diverse fasce di popolazione – spiega l’Inps -: secondo i dati Istat, infatti, nel 2015, soltanto il 60% degli italiani si è connesso a Internet e appena il 30% degli utenti ha utilizzato la rete per interagire con la pubblica amministrazione. Sono proprio le persone che attualmente non sono digitalizzate a necessitare maggiormente di informazioni sul loro futuro previdenziale e di una maggiore consapevolezza finanziaria nonché di informazioni sui vantaggi derivanti dall’utilizzo dei servizi online”.

“Noi – ha detto il presidente del’Inps, Tito Boeri – vogliamo raggiungere coloro che non hanno un’identità digitale” e lo stesso Boeri ha sottolineato che l’iniziativa è particolarmente rivolta ai giovani.

“Saranno preparate 150 mila lettere al giorno e saranno ricevute dagli italiani dalla seconda settimana di aprile”, “una platea da 7 milioni di persone che riceverà l’estratto conto contributivo e una simulazione della loro pensione”. Si tratterà dei lavoratori del settore privato mentre ai dipendenti pubblici la comunicazione verrà acclusa alla busta paga. “Il nostro obiettivo – ha proseguito il
presidente dell’Inps – è dare una maggiore consapevolezza per la tutela finanziaria e previdenziale. Solo 4 italiani su 10 – ha spiegato Boeri – sanno leggere un estratto conto, calcolare le variazioni del potere d’acquisto, capire la differenza di rischio tra azioni e obbligazioni o l’importanza di diversificare il loro portafoglio”.

Inps, la prima amministrazione centrale ad aver implementato già dal 15 marzo Spid, il sistema pubblico di identità digitale, si impegna inoltre ad accelerare il processo di digitalizzazione dei propri servizi attraverso l’implementazione di PagoPA – il sistema unico per i pagamenti elettronici della pubblica amministrazione – di contribuire al processo di identificazione del domicilio digitale del cittadino che verrà gestito dall’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e di favorire la migrazione verso le nuove identità digitali Spid degli utenti già in possesso di un pin Inps.

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