L'INIZIATIVA

Competenze digitali, via al piano strategico di Brunetta: in campo Tim e Microsoft

Coinvolti 3,2 milioni di dipendenti pubblici. In collaborazione con i big dell’innovazione, si punta ad aumentare le e-skill, soprattutto sul fronte della cybersecurity. Il ministro: “Oggi comincia il percorso di ‘ricarica delle batterie’ della nostra amministrazione che servirà a fornire servizi più efficienti a cittadini e imprese”

Pubblicato il 10 Gen 2022

brunetta

Il governo accelera sulle competenze digitali nella PA. È stato presentato stamattina a Roma, presso Palazzo Vidoni, sede del Dipartimento della funzione pubblica, “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”, il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione.

Si tratta di un programma straordinario di formazione e aggiornamento rivolto ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici e articolato in due filoni: il primo, inaugurato dal protocollo d’intesa siglato a ottobre dai Ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, punta ad accrescere le conoscenze e le competenze dei lavoratori pubblici agevolando, grazie alla collaborazione della Crui, l’iscrizione a corsi di laurea e master presso tutte le Università italiane.

Il secondo invece prevede l’avvio di programmi formativi specifici per sostenere le transizioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a cominciare da quella digitale, con partner pubblici e privati, nazionali e internazionali. E con un’attenzione particolare riservata alla formazione sulla cybersecurity, oggetto di un progetto già avviato con il Ministero della Difesa.

“Oggi comincia un percorso importante di ‘ricarica delle batterie’ della Pubblica amministrazione, che si aggiungerà al ‘cambio del sangue’ nella PA legato al turnover e alle decine di migliaia di assunzioni per l’attuazione del Pnrr – ha spiegato Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione – All’immissione di competenze dovuta ai flussi in ingresso si accompagnerà un investimento massiccio nella formazione dei dipendenti pubblici già in servizio, valorizzata nei nuovi contratti di lavoro, attraverso miglioramenti di carriera e di retribuzione, e rafforzata dal rilancio della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (Sna) e di Formez PA. Sono onorato di avere come partner di questa iniziativa il mondo dell’università, qui rappresentato dalla Ministra Messa e dalla Rettrice Polimeni, insieme a top player tecnologici come Tim e Microsoft. In cinque anni abbiamo a disposizione quasi un miliardo di euro per uno scatto in avanti della PA, che può incarnare la postura civile, dinamica ed essenziale, fatta di impegno a investire su di sé, di cui la nostra società ha bisogno. Uno scatto che sosterrà la transizione digitale ed ecologica e che permetterà alle amministrazioni pubbliche di fornire servizi migliori e sempre più moderni a cittadini e imprese”.

“Oggi l’offerta formativa, anche per i lavoratori, è attrattiva: i corsi sono più flessibili e interdisciplinari, le modalità per seguire le lezioni sono varie e sono pensate per andare incontro all’esigenza di conciliare lavoro e studio – ha evidenziato Maria Cristina Messa, ministra dell’Università e della ricerca – Sono convinta che il forte coinvolgimento del sistema universitario in questo progetto unito all’impegno e alla volontà dei lavoratori-studenti di conseguire un titolo di studio universitario porteranno la pubblica amministrazione a migliorare la qualità dei servizi offerti, a garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati per i prossimi anni anche dal Pnrr, ad affrontare situazioni sempre più complesse”.

Il modello di riferimento

“Il Piano strategico per lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione riguarda sia gli ambiti ‘tradizionali’, giuridici ed economici, sia lo sviluppo di competenze manageriali e organizzative fondamentali per il Pnrr – ha puntualizzato Marcello Fiori, Capo del Dipartimento della Funzione pubblica – Il modello di riferimento per la formazione sulle competenze digitali è il progetto ‘Syllabus’ del Dipartimento della Funzione pubblica che, organizzato in cinque aree e tre livelli di padronanza, descrive l’insieme minimo delle conoscenze e abilità che ogni dipendente pubblico deve possedere per partecipare attivamente alla transizione digitale. La formazione si svolge sulla piattaforma online del Dipartimento, che consente di verificare le competenze di partenza e quelle ‘in uscita’. Al dipendente viene rilasciato un ‘open badge’ che riporta i corsi frequentati e i test superati e i dati complessivi saranno registrati in un ‘fascicolo delle competenze’, parte integrante del ‘fascicolo del dipendente’, realizzato anche grazie al coinvolgimento di Sogei nel progetto”.

E prorio oggi parte un avviso pubblico, aperto fino al 31 gennaio, rivolto a tutti gli operatori di mercato che vogliono essere coprotagonisti del processo di innovazione della PA fornendo in via sperimentale contenuti formativi per i dipendenti pubblici. Tim e Microsoft sono apripista con le loro proposte formative.

“Uno dei punti fondamentali del nuovo contratto per il comparto Funzioni centrali – ha ricordato Antonio Naddeo, presidente dell’Aran – è il potenziamento della formazione e dello sviluppo delle competenze del personale, specie in questo particolare momento di riforma della Pubblica amministrazione, in cui è necessario completare la transizione digitale e investire, con specifiche risorse già stanziate dal Governo, incoraggiando i processi di reclutamento e di nuove professionalità e di riqualificazioni professionali del personale in servizio. Su questa strada proseguiranno anche gli altri contratti della Sanità e del comparto Funzioni locali”.

Il ruolo dell’università

“Abbiamo accolto con estremo interesse la proposta del Ministro Brunetta di collaborare alla realizzazione del Piano strategico ‘Ri-formare la PA’ – ha commentato Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza Università di Roma – partecipando, insieme al Dipartimento della Funzione Pubblica, alla Sna e a Formez PA, alla Cabina di Regia del Piano, che ha il compito di rilevare e analizzare il fabbisogno formativo delle PA, progettare il Piano Unico di Formazione e organizzare l’offerta formativa. Sapienza si è infatti resa disponibile a garantire, fin dal secondo semestre dell’anno accademico in corso, l’iscrizione del personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni a cinque corsi di laurea offerti dalla nostra Università, nello specifico quelli di Scienze aziendali, Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, Sociologia, Comunicazione pubblica e d’impresa, Diritto e amministrazione pubblica. Le iscrizioni sono aperte fino al 24 gennaio. Riteniamo sia dovere di una grande università pubblica e generalista come Sapienza contribuire alla valorizzazione e al miglioramento del capitale umano della PA e siamo orgogliosi di favorire in tal modo la crescita culturale e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e l’efficienza complessiva del nostro Paese”.

In campo i big dell’innovazione

“Siamo orgogliosi di aderire a questo importante progetto nazionale a sostegno della formazione della Pubblica amministrazione – ha sottolineato Salvatore Rossi, Presidente del Gruppo Tim – e crediamo che soltanto grazie ad accordi di questa portata si possa dare la giusta spinta allo sviluppo delle competenze digitali nel Paese. Da diversi anni lavoriamo al fianco del Dipartimento della funzione pubblica per sviluppare nuovi percorsi di conoscenza, mettendo a disposizione la nostra esperienza in questo ambito. Siamo convinti che la transizione digitale si realizzerà riconoscendo la centralità delle risorse umane. Per questo ci proponiamo come promotori della diffusione delle competenze digitali nella società attraverso numerose iniziative, convinti che il nuovo sapere e le tecnologie siano abilitatori di opportunità, crescita e inclusione”.

“In Microsoft siamo impegnati da anni insieme ai nostri partner nella creazione di percorsi formativi in grado di offrire a tutti la possibilità di acquisire le competenze informatiche necessarie per le nuove professionalità e per gli evoluti paradigmi digitali di lavoro e di vita – ha osservato Stefano Stinchi, Direttore Pubblica amministrazione di Microsoft Italia – Abbiamo già formato due milioni di italiani con i nostri corsi e iniziative di skilling e reskilling per accompagnare la crescita dell’Italia coerentemente con le indicazioni del Pnrr. Con le nostre piattaforme di formazione parteciperemo al progetto ‘Ri-formare la PA – Persone qualificate per qualificare il Paese’, offrendo oltre 40 corsi sulle tecnologie più diffuse, eventi di formazione specifici sulle competenze digitali più richieste, erogati in modalità ibrida, e percorsi di certificazione delle competenze informatiche, per contribuire alla valorizzazione del capitale umano della Pubblica amministrazione, supportando così la modernizzazione del Paese”.

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