STRATEGIE

Comuni digitali, sul piatto 50 milioni: priorità a Spid e App IO

La ministra Paola Pisano ha illustrato alle Regioni il piano sull’utilizzo del Fondo Innovazione creato per la digitalizzazione dei servizi: ”Strategico il ruolo di collegamento con gli enti locali”. Deadline per la fase istruttoria: fine febbraio 2021

Pubblicato il 12 Nov 2020

spid, identità digitale

Far sì che entro il 28 febbraio 2021, come prevede il decreto legge su “semplificazione e innovazione digitale”, i Comuni abbiano adottato l’identità digitale Spid come credenziale per usufruire dei servizi online; che abbiano avviato il trasferimento dei servizi nell’applicazione “Io” per renderli fruibili da smartphone; infine, che abbiano reso possibili i pagamenti in modalità elettronica attraverso la piattaforma “pagoPa”. Ecco i pillar del piano di utilizzo del Fondo Innovazione da 50 milioni di euro istituito per favorire la trasformazione digitale dei servizi dei Comuni: ad illustrarli agli Assessori alla digitalizzazione delle Regioni è stato ieri il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano.

Definito in un bando nazionale, il finanziamento premierà in quota parte i progetti presentati dalle varie Regioni, libere di poter integrare il fondo con proprie risorse aggiuntive. L’erogazione degli importi avverrà con un anticipo pari al 20 per cento seguito da un rimborso per ogni azione connessa a ogni singolo progetto. La fase istruttoria dovrà essere completata entro il 28 febbraio.

Il Ministro: “Importante lavorare coesi”

“Malgrado la pandemia ci imponga di dedicare molti sforzi al presente, in questo momento dobbiamo continuare a lavorare coesi anche per il futuro del nostro Paese – ha spiegato il Ministro -. Dunque occorre perseverare nell’azione volta a raggiungere gli obiettivi di trasformazione digitale dei servizi pubblici. Per realizzarla è indispensabile creare una sinergia con le Regioni, le quali devono avere un ruolo strategico per favorire la trasformazione dei servizi affidati ai Comuni. E’ un’occasione per dimostrare che lo Stato, le Regioni e i Comuni lavorano insieme per rendere i servizi pubblici più efficienti, più semplici per gli utenti e più competitivo il nostro Paese”.
Le Regioni, da parte loro, hanno mostrato interesse e si sono rese disponibili a presentare in tempi brevi progetti per supportare i Comuni nell’adozione delle piattaforme di identità digitale e pagamenti digitali nell’ambito di una azione regionale coordinata.

Dadone: “Nessuno deve rimanere indietro”

“L’innovazione digitale non potrà mai avere gli impatti che auspichiamo se non sarà inclusiva – ha aggiunto il Ministro per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone -. Nessuno deve rimanere indietro: ecco perché è decisivo che tutti i livelli istituzionali lavorino in sinergia per consentire anche ai Comuni più piccoli di cogliere questa opportunità. Naturalmente, la digitalizzazione è un mezzo, uno strumento, non un fine. Non a caso, stiamo lavorando per migliorare le competenze nel pubblico impiego, così da riuscire sempre più ad avvicinare la Pa e i suoi servizi a cittadini e imprese”.

Il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha invece sottolineato che “il fondo per la digitalizzazione degli enti locali rappresenta un’occasione importante per diffondere l’utilizzo delle piattaforme digitali abilitanti dello Stato come pagoPa, Spid e App Io. Lo scopo di questa iniziativa – ha fatto notare – è diffondere servizi pubblici digitali sempre più a misura di cittadino incentivando l’uso di pagamenti digitali verso la Pubblica amministrazione, valorizzando le infrastrutture tecnologiche regionali e le best practice nazionali. Le Regioni, infatti, avranno un importante ruolo di facilitatore/intermediario tra lo Stato centrale ed enti locali con l’obiettivo di creare dei poli di eccellenza in cui le Regioni sono protagoniste nel “trainare” i piccoli Comuni accelerandone il loro processo di digitalizzazione”.

L’Assessore del Friuli Venezia Giulia Sebastiano Callari, in qualità di presidente della Commissione Agenda digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, è intervenuto definendo “importante e strategico consolidare una modalità di cooperazione Governo-Regioni sui temi della digitalizzazione che permetta di rispondere in modo efficace e veloce ai bisogni dei cittadini e delle imprese dei territori”.

Prima dotazione da 50 milioni di euro

Secondo quanto riferito in estate dal Ministro Pisano, il Fondo per l’Innovazione tecnologica avrà “una sua prima dotazione di 50 milioni di euro”, che “serviranno a digitalizzare servizi della Pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese”. Il Mid ricorda che “già adesso, attraverso il Servizio per l’identità digitale (Spid) chi ha scaricato l’app “Io” accede a informazioni che lo riguardano, può conoscere o verificare scadenze di adempimenti da compiere, effettuare pagamenti e ricevere eventuali bonus ai quali ha diritto. Il nuovo Fondo ha lo scopo di accrescere la quantità dei servizi ottenibili attraverso questa applicazione. “Si tratta -prosegue il Mid- di un’operazione che interviene su modalità di funzionamento, criteri di organizzazione e distribuzione di energie all’interno di numerosi uffici pubblici. Richiede pertanto interventi complessi, non soltanto tecnologici ma anche formativi, amministrativi, procedurali. Gli stanziamenti potranno essere utilizzati, oltre che per acquisti di software, per sostenere la realizzazione di cambiamenti necessari finalizzati a rendere più agili i rapporti tra cittadini e macchina pubblica”.

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