È ormai consuetudine che contestualmente alla modulistica per l’iscrizione e all’eventuale richiesta di pagamento delle tasse, le famiglie si vedano recapitare da parte della scuola anche la richiesta di pagamento di un contributo scolastico, che ormai ha raggiunto cifre consistenti: dai 150 ai 300 euro a figlio a seconda della scuola.
Nell’ambito della loro autonomia, le scuole hanno la possibilità di richiedere alle famiglie il pagamento di un contributo per l’arricchimento dell’offerta formativa, o a sostegno dell’attività di laboratorio.
“Adiconsum non è contraria ai contributi quando il loro obiettivo è quello di migliorare il servizio scolastico”, dichiara Pietro Giordano Segretario generale dell’Adiconsu, “ma ritiene che tale richiesta debba essere posta in maniera corretta”.
“A tal proposito Adiconsum”, aggiunge Giordano, “ricorda che”:
– i contributi liberali possono essere scaricati dalla Dichiarazione dei redditi nella misura del 19%. A tal fine è necessario apporre sulla causale del bollettino la dicitura “erogazione liberale” per innovazione tecnologica oppure ampliamento dell’offerta formativa o edilizia scolastica”;
– le famiglie possono richiedere, all’atto dell’iscrizione a scuola, l’indicazione dettagliata delle spese che dovranno sostenere per la realizzazione delle attività inserite nel Pof, a quale cifra ammonta il “contributo volontario” e quali spese copre.
“Per fornire un aiuto concreto”, conclude il Segretario generale dell’Adiconsum, “ abbiamo aperto una pagina facebook, “Adiconsum Scuola” (https://www.facebook.com/groups/197125327069693/) dov’è possibile trovare le risposte a tutte le domande di genitori e famiglie relative all’istruzione”.