INNOVAZIONE

D’Alia: “Agenda digitale madre di tutte le riforme”

Il ministro per la PA e Semplificazione: “Il piano è una grande priorità di governo”. E rilancia: “La PA deve parlare una sola lingua”

Pubblicato il 04 Dic 2013

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“L’Agenda Digitale è una grande priorità del governo. La considero la madre di tutte le riforme”. Cosi Gianpiero D’Alia, ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, intervenendo a un convegno organizzato a Roma, nel panel dedicato al tema delle nuove reti e dei nuovi servizi alla PA”.

“Gli obiettivi su cui si lavora assieme a Francesco Caio – ha detto il ministro – sono principalmente tre: anagrafe della popolazione residente, sistema pubblico d’identità digitale e pagamenti elettronici da e verso la PA”. “La grande criticità che abbiamo di fronte – ha aggiunto – è la complessità del sistema amministrativo italiano, in cui ogni realtà locale si è costruita la sua piccola banca dati autoreferenziale che non comunica con la vicina: dobbiamo recuperare il tempo perduto – ha concluso D’Alia – costringendo le PA a interfacciarsi su un unico sistema digitale, a parlare una sola lingua tra loro e nel rapporto con i cittadini”.

Intanto il ministero di Palazzo Vidoni fa la sua parte. Ieri D’Alia ha firmato due decreti adottati in attuazione di alcune disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale, in materia di protocollazione e conservazione dei documenti informatici. Gli schemi innovano e rendono più ampio il quadro delle regole tecniche vigenti in materia, aggiornando quelle sul protocollo informatico e la conservazione dei documenti elettronici, la cui introduzione risale, rispettivamente, all’ottobre del 2000 e al febbraio 2004.

Con riferimento alle regole tecniche per il protocollo informatico viene modificato il Dpcm 31 ottobre 2000 per adeguarlo al nuovo contesto normativo che prevede la trasmissione dei documenti non solo mediante l’utilizzo della posta elettronica, ma anche attraverso la Pec o in cooperazione applicativa basata sul Sistema Pubblico di Connettività e sul Sistema Pubblico di Cooperazione.

E’ stato inoltre introdotto il concetto di “sistema di conservazione”, che assicura la conservazione a norma dei documenti elettronici e la disponibilità dei fascicoli informatici, stabilendo le regole, le procedure, le tecnologie e i modelli organizzativi da adottare per la gestione di tali processi.

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