Interoperabilità fra le varie amministrazioni, trasparenza,
velocità. Il sogno di una macchina pubblica più leggera si
avvicina, ma la strada è ancora lunga. Eppure sappiamo già che la
Rete è un punto di arrivo in quanto struttura in grado di portarsi
dietro trasparenza e accessibilità.
"Non siamo affatto nella felice condizione di poter disporre
dell'interoperabilità: le amministrazioni continuano a
chiedere al cittadino una sequenza di procedure non integrate, non
allineate, non comunicanti, ridondanti: nella maggior parte dei
casi il principio della Bassanini di non richiedere al cittadino
ciò che l’amministrazione conosce già, perché è un dato in
suo possesso, viene applicato in via del tutto marginale".
Così Mario Dal Co, consigliere per l'innovazione della PA,
uomo di fiducia del ministro Brunetta al Corriere delle
Comunicazioni.
"Il principio che le diverse amministrazioni si parlino e si
scambino i dati, in modo da richiedere solo le variazioni, quando
sono rilevanti, non si è affermato – spiega ancora Dal Co. Per la
PA italiana, intesa come insieme di amministrazioni che collaborano
per erogare i servizi ed effettuare i controlli e dare il
rendiconto delle proprie attività, la rete ancora non
esiste".
Full Story sul numero 9 del Corriere delle
Comunicazioni in uscita il 6 maggio