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Delrio: “Agenda digitale, sui decreti coinvolgere i Comuni”

Il presidente dell’Anci scrive al ministro Passera: “Indispensabile il ruolo degli enti locali per evitare ulteriori ritardi nell’attuazione del piano”

Pubblicato il 09 Apr 2013

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“Coinvolgere l’Anci e i Comuni da essa rappresentati ai lavori in itinere per realizzare il percorso digitale tracciato dal dl Crescita 2.0″. E’ la richiesta contenuta in una lettera che il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, ha inviato al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera.
Dopo aver ricordato che “molti provvedimenti in tema di Agenda Digitale vedono il Ministero dello Sviluppo responsabile della proposta di decreti attuativi da condividere con gli altri Ministeri e attori istituzionali di competenza”, Delrio segnala che all’Anci “è noto che per alcuni di essi i lavori siano già in corso e siano già disponibili delle bozze all’attenzione di uno o più soggetti concertanti o dai quali si prevede uno specifico parere”.

“Ci preme sottolineare – aggiunge il presidente dell’Anci – come molti dei suddetti interventi impattino fortemente sulla sfera delle competenze comunali, per cui riteniamo che il confronto con i Comuni e l’Anci fin dalle prime fasi della stesura del decreto sia da considerarsi indispensabile”. Da qui la richiesta di un coinvolgimento dato che “la metodologia che ha visto la costituzione di diversi gruppi tecnici di lavoro tematici, partecipati da tutti gli attori interessati, inclusi i Comuni, già utilizzata per la definizione delle priorità e delle linee di indirizzo dell’Agenda Digitale Italiana, ha prodotto dei risultati positivi, evitando – conclude – ritardi in fase di approvazione”.

Come scritto nelle scorse settimane dal Corriere delle Comunicazioni le misure che trovranno per prime una soluzione sono quelle per le startup, le semplificazioni per la banda larga, la decisione sulle interferenze tra tv e Lte mentre molto altri sono ancora allo stadio di concertazione tra i ministeri competenti.

E’ il caso per esempio del “Regolamento scavi per le infrastrutture a banda larga e ultralarga nell’intero territorio nazionale”, dove Mise e Mit stanno concertando una soluzione di compromesso che vada bene sia agli operatori sia ai gestori delle strade. Il decreto-regolamento è in bozza e dovrebbe uscire ad aprile. Il Mise discute con il Mef invece per le “Modalità d’uso del Fondo Centrale di Garanzia a sostegno delle startup”: c’è già una bozza di decreto elaborata dal Mise, ma senza il Mef non può ultimarsi. Ed è una delle novità più attese dal settore startup, che aspetta anche il regolamento Consob sul crowdfunding (in consultazione pubblica fino al 30 aprile). E’ definitivo invece il decreto per la certificazione degli incubatori di startup e deve uscire a giorni in Gazzetta Ufficiale. Ci sono poi decreti che sono in teoria già ultimati ma aspettano un parere terzo.

Per esempio quello Mef-Mise per le modalità di attuazione degli incentivi startup: aspetta l’esito della notifica alla Commissione europea. Il regolamento che deve dirimere la questione delle interferenze Lte-Tv aspetta invece il parere del Consiglio di Stato, fino al 30 aprile. Probabilmente imporrà agli operatori di rimediare ai disservizi.

E è finita qui: più in là sono previsti i decreti attuativi anche per tante questioni attinenti all’eGovernment (Anagrafe unica, domicilio digitale, open data, obbligo della Pa ad accettare pagamenti elettronici). Per questi sarà centrale il lavoro anche dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Ecco in esclusiva la mappa dell’iter delle varie misure.

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