Nasce lo Sportello unico digitale Zes Sud: con la conversione in Legge n. 162/2023 del Dl n 124/2023 (il cosiddetto Decreto Sud) sono state infatti rese operative le regole per la Zona economica speciale per il Mezzogiorno, e di conseguenza del funzionamento della piattaforma e dell’accesso ai finanziamenti.
Le funzionalità offerte dalla nuova piattaforma
A partire dal primo gennaio 2024 viene dunque istituita la Zona economica speciale per il Mezzogiorno, denominata appunto Zes unica, a cui fanno capo i territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Il portale web della Zes unica fornirà tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese coinvolte: le organizzazioni che intendono avviare attività economiche, ovvero insediare attività industriali, produttive e logistiche all’interno della Zes unica, dovranno presentare, allo sportello unico digitale l’istanza, allegando la documentazione e gli eventuali elaborati progettuali previsti dalle normative di settore, per consentire alle amministrazioni competenti la compiuta istruttoria tecnico-amministrativa, finalizzata al rilascio di tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione e all’esercizio del medesimo progetto.
Lo sportello unico digitale diverrà il punto di riferimento per le imprese, che faranno affidamento sulla piattaforma per gestire tutti i procedimenti amministrativi concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione di impianti produttivi.
Nell’ambito dell’area della Zes unica lo sportello più nello specifico consentirà di accedere ai procedimenti amministrativi inerenti ad attività economiche e produttive di beni e servizi e concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione di impianti produttivi; a quelli riguardanti l’intervento edilizio, compresi gli interventi di trasformazione del territorio ad iniziativa privata e gli interventi sugli edifici esistenti e quelli necessari alla realizzazione, modifica ed esercizio di attività produttiva; alle procedure dedicate alla realizzazione, all’ampliamento e alla ristrutturazione di location per eventi sportivi o eventi culturali di pubblico spettacolo.
Fino a quando la piattaforma non sarà completamente operativa, le imprese dovranno seguire procedure alternative cercando di adempiere alle richieste di autorizzazione attraverso gli sportelli esistenti e competenti sul territorio.
Il credito d’imposta per gli investimenti nel 2024
L’articolo 16 della legge appena convertita stabilisce che, per l’anno 2024 e fino al 2026, alle imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali, destinati a strutture produttive all’interno delle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise e nelle zone assistite della regione Abruzzo viene concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nella misura massima consentita dalla medesima Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 e nel limite massimo di spesa definito.
Sono agevolabili gli investimenti inseriti in un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, oltre che all’acquisto di terreni e all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.