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Dl Reclutamento, ok del Senato: nasce la “Linkedin” della PA

Il provvedimento istituisce il Portale unico, un luogo virtuale dove si realizzerà l’incontro tra domanda e offerta. Potenziate le funzioni di Formez PA e Sna. Arriva il piano unico della PA per la pianificazione e il monitoraggio dei processi di innovazione. Brunetta: “Valorizziamo il capitale umano pubblico, architrave del cambiamento del Paese”

Pubblicato il 30 Lug 2021

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Nasce la “Linkedin della PA”. Con 168 voti favorevoli e 9 contrari, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando l’emendamento interamente sostitutivo del ddl n. 2272 di conversione del decreto-legge reclutamento n. 80, recante misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Pnrr e per l’efficienza della giustizia. Il testo, che ora passa all’esame della Camera per l’approvazione definitiva, istituisce il Portale unico del reclutamento, il luogo virtuale dove si realizzerà l’incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico.

“Con l’approvazione al Senato del decreto legge sul reclutamento nella PA – commento il ministro della PA, Renato Brunetta – aggiungiamo un altro pilastro alla costruzione della nuova Italia. Ringrazio il Parlamento per il prezioso apporto e per la condivisione delle finalità di questo provvedimento: potenziare e valorizzare il capitale umano pubblico, architrave del cambiamento del Paese”.

“Al centro del decreto ci sono merito, trasparenza, valutazione e monitoraggio. Non slogan, ma opportunità concrete sia per chi già lavora nella PA, sia per i talenti e le nuove professionalità che abbiamo il dovere di attrarre per tornare a crescere – prosegue il ministro – Alle amministrazioni, centrali e locali, garantiamo un ampio ventaglio di procedure per assumere rapidamente i profili necessari a realizzare i progetti del Pnrr: contratti di apprendistato per i più giovani; concorsi rapidi e digitali per i contratti a tempo determinato; procedure trasparenti e rigorose per gli incarichi ai professionisti; corsie dedicate alle figure ad alta specializzazione, ossia chi possiede un dottorato, un master o un’esperienza almeno triennale in organismi italiani, internazionali e dell’Unione europea. Al tempo stesso, aggrediamo le rigidità regolamentari che impediscono percorsi di carriera dinamici. Da qui le misure per la mobilità e la formazione e i numerosi interventi delegati alla contrattazione collettiva, come la possibilità di istituire una quarta area per i funzionari con qualifiche elevate e il superamento dei tetti al salario accessorio per favorire la componente più a sostegno della produttività”.

Cos’è e come funziona il Portale del reclutamento

Il luogo dove si realizzerà l’incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico sarà il Portale del reclutamento che punta a garantire la massima digitalizzazione e la massima trasparenza di ogni selezione. Il Portale rappresenterà la porta virtuale unica di accesso alla Pubblica amministrazione per i concorsi pubblici ordinari, per le procedure di reclutamento straordinarie legate all’attuazione del Pnrre per la mobilità del personale pubblico.

In un unico spazio, ogni cittadino potrà monitorare i bandi concorsuali delle amministrazioni su una mappa interattiva georeferenziata, registrarsi attraverso Spid, Cie e Carta nazionale dei servizi inserendo il proprio curriculum attraverso un form apposito, inviare la domanda di partecipazione, pagare la tassa attraverso PagoPa e seguire le procedure di selezione dall’avvio alla pubblicazione delle graduatorie finali.
Ulteriori funzionalità riguarderanno la gestione di modalità di reclutamento diverse da quelle ordinarie, come i tirocini formativi o le procedure fast track previste dal Pnrr o ancora le esperienze di mobilità tra amministrazioni Ue, a cominciare dal Blue Book Traineeship. Il Portale sarà una banca dati dei fabbisogni, delle competenze e dei profili del personale pubblico: le 33mila amministrazioni italiane potranno impostare il reclutamento in base ai propri fabbisogni di competenze, anche attraverso la creazione di skillmatrix (schede per la definizione delle caratteristiche dei profili professionali, delle competenze correlate e delle eventuali esperienze necessarie).

Chi aspira a lavorare nella PA potrà scegliere in maniera più efficace e mirata le selezioni a cui partecipare.

Gli “esperti” del Pnrr

Una modalità speciale di reclutamento è prevista per l’assunzione a tempo determinato delle alte specializzazioni previsti dal Pnrr per gestire i progetti strategici da finanziare con le risorse Ue. Si tratta dei profili in possesso di dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, oppure della sola laurea magistrale o specialistica ma con esperienze documentate, qualificatee continuative di lavoro subordinato almeno triennali in organismi nazioanli e internazionali e dell’Unione europea.

Per questi profili è prevista l’iscrizione in un apposito elenco sul Portale del reclutamento, a seguito di una procedura di selezione organizzata dal Dipartimento della Funzione pubblica e basata anch’essa sulla valutazione dei titoli e su un esame scritto. Una volta iscritti nell’elenco, i profili ad alta specializzazione potranno essere direttamente assunti dalle amministrazioni che necessitano di personale, sulla base della graduatoria e senza ulteriori selezioni. Le amministrazioni che non volessero attingere dagli elenchi e che ritenessero necessario procedere con propri concorsi rimarranno libere di farlo.

“Il Portale del reclutamento sarà operativo per l’inserimento dei curricula dopo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale – puntualizza Brunetta – Un’innovazione senza precedenti, che permetterà a tutti gli italiani di diventare protagonisti della ricostruzione del Paese. Dall’autunno sul Portale saranno pubblicati i bandi per il reclutamento del personale Pnrr. A regime troveranno spazio anche i concorsi pubblici ordinari e gli avvisi per la mobilità. Con il decreto semplificazioni approvato definitivamente due giorni fa e la riforma del reclutamento non raggiungiamo soltanto la prima milestone del Pnrr, ma disegniamo la nuova Pubblica amministrazione per sostenere la ripresa del Paese, finalmente dalla parte di famiglie e imprese. L’Italia di domani comincia oggi”.

Il potenziamento di Formez PA e Sna

Il provvedimento introduce strumenti di supporto alle amministrazioni nell’attuazione del Pnrr. In particolare sono potenziate le funzioni di Formez PA: l’ente dovrà fornire assistenza tecnica alle amministrazioni sia per l’attuazione dei progetti, sia per il reclutamento delle professionalità necessarie. Per questa ragione, il Cda cambierà composizione con l’ingresso di tre rappresentanti di Regioni, Province e Comuni, anziché i due precedentemente previsti, per garantire un migliore coordinamento degli interventi a tutti i livelli di governo, e saranno rafforzati i requisiti di professionalità del Direttore generale.

Si rafforza anche la Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna) , introducendo la figura del Segretario generale, con compiti amministrativi molto incisivi, e si potenzia il ruolo del Presidente, che presiede il Consiglio di gestione, e le sue competenze di carattere scientifico-accademico. Funzione della Sna sarà di irrobustire la formazione dei dipendenti pubblici, anche attraverso partnership strategiche con altre Università ed enti di alta formazione e ricerca italiani e internazionali.

Arriva il piano unico della PA

Vengono introdotti strumenti per la pianificazione e il monitoraggio dei processi di innovazione organizzativa delle PA. In particolare: ogni amministrazione sarà tenuta entro il 31 gennaio di ogni anno a presentare il “Piano”, “Piano integrato di attività e organizzazione”, un documento di programmazione unico che accorperà, tra gli altri, i piani della performance, del lavoro agile, della parità di genere, dell’anticorruzione (impregiudicate le competenze di Anac). Restano esclusi dall’unificazione soltanto i documenti di carattere finanziario. I vantaggi: grande semplificazione e visione integrata dei progressi delle amministrazioni. Una sorta di “mappatura” del
cambiamento che consentirà di realizzare un monitoraggio costante e accurato del percorso di transizione amministrativa avviato con il Pnrr. In Conferenza Unificata sarà approvata un’intesa sul modello standard di “Piano” e su un format semplificato per le amministrazioni sotto i 50 dipendenti.

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