PA DIGITALE

Dl Semplificazioni, allarme dei notai: “Rischi sicurezza per Spid e Cie”

In audizione al Senato Giampaolo Marcoz del Consiglio nazionale del Notariato evidenzia i limiti del provvedimento: “La norma sulla verifica dell’identità digitale, con livello di garanzia almeno ‘significativo’ senza riconoscimento biometrico o fotografico, non è sufficiente ad evitare abusi”

Pubblicato il 29 Lug 2020

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I notai lanciano l’allarme Spid e Cie. In audizione al Senato sul Dl Semplificazioni, Giampaolo Marcoz del Consiglio nazionale del Notariato ha messo in evidenza i potenziali abusi e rischi derivanti dalle nuove norme sull’identità digitale.

“Condividiamo in generale le finalità del provvedimento in esame – ha spiegato Marcoz – ma le disposizioni presentano alcune preoccupazioni. Innanzitutto quelle sull’identità digitale, su cui il decreto interviene in modo incisivo. L’intervento principale riconosce l’utilizzabilità della carta di identità elettronica in modo indifferenziato per tutti i servizi della PA. In particolare, la norma che prevede che la verifica dell’identità digitale, con livello di garanzia almeno ‘significativo’, produce gli effetti del documento di riconoscimento equipollente. Quindi il tema è proprio la scelta del livello di garanzia che il legislatore ha immaginato. Che non è quello più elevato. Il regolamento Ue prevede tre livelli: basso, significativo ed elevato, quest’ultimo che ha lo scopo di impedire l’uso abusivo e l’alterazione dell’identità. E solo questo prevede il riconoscimento tramite fotografia o caratteristiche biomediche. L’equiparazione e la scelta che è stata fatta di un utilizzo di identità digitale tramite una garanzia ‘significativa’ (e non elevata), nel compararlo all’esibizione del documento di riconoscimento riduce la sicurezza complessiva del sistema”.

Secono Marcoz “questa disposizione incide anche sulle norme dello Spid, perché anche in questo ambito sono i medesimi di prima. Anche in questo caso rinunciare a dei livelli di garanzia elevati potrebbe creare non pochi problemi”.

“Anche per la firma elettronica notiamo, purtroppo, che la semplificazione prevede modalità nuove e meno rigorose – ha evidenziato Marcoz – Invitiamo i senatori di provare ad immaginare un livello di sicurezza di identità digitale più elevato”.

Dl Semplificazione, le nuove norme su Spid e Cie

Il decreto incentiva Spid e Cie, facilitando anche le procedure di rinnovo di quest’ultima. Entro il 28 febbraio 2021 le PA dovranno dismettere i propri sistemi di identificazione online e adottare esclusivamente l’identità digitale Spid e Cie. Laddove sia richiesta l’identificazione di un documento di identità per accedere ai servizi pubblici, sarà possibile per il cittadino farsi identificare con i suddetti strumenti senza allegare o inviare la copia del documento di identità.

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