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E-book al decollo, ma gli studenti preferiscono la carta

Il Miur pronto a dotare le scuole di libri digitali ma – rileva un sondaggio di Skuola.net – il 60% degli alunni continua a prediligere i libri tradizionali. Daniele Grassucci: “Con i libri digitali meno risparmi per le famiglie”

Pubblicato il 08 Ott 2012

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I nativi digitali continuano a puntare per lo studio sul caro vecchio libro di carta: il 60% lo preferisce agli eBook perché non stanca la vista e permette di prendere facilmente appunti e annotazioni; solo uno su cinque si schiera a favore dei libri digitali, che renderanno lo studio più interattivo e stimolante. Tutti gli altri si sono detti a favore di una soluzione mista: ognuno dei due supporti ha vantaggi e svantaggi, quindi preferiscono poter disporre di entrambe. E’ quanto emerge da un sondaggio svolto da Skuola.net. Insomma, nonostante l’impegno del Miur a informatizzare la scuola – il ministro Francesco Profumo ha più volte ribadito che il ministero quest’anno darà un tablet a ogni classe per la gestione del registro elettronico – gli studenti preferiscono la carta.

A proposito della soluzione mista, il portale studentesco sottolinea l’esperienza di Book In Progress, un progetto che coinvolge circa 900 insegnanti nella scrittura di libri di testo, che poi vengono resi disponibili sia in forma digitale sia in forma cartacea a un prezzo di costo pari a 3,99 euro per testo. In questo modo le famiglie possono, con il risparmio generato, acquistare tranquillamente un tablet per la fruizione dei contenuti digitali.

Per quanto concerne gli editori tradizionali, i cui testi vengono adottati nella stragrande maggioranza delle classi italiane, il risparmio è davvero minimo: secondo un’indagine di Skuola.net svolta a settembre, che ha scandagliato le adozioni di circa 100 classi, il risparmio medio è di circa 50 euro, ovvero un 15% in meno rispetto alla spesa globale in caso di acquisto di soli cartacei. Per rendersi conto basta consultare i siti di riferimento per la vendita di libri elettronici: si scopre che il risparmio rispetto all’equivalente cartaceo è di pochi euro a pezzo, inficiato anche da un’aliquota Iva decisamente sfavorevole (21% verso 4%).

“Purtroppo, dai dati in nostro possesso, l’offerta digitale degli editori scolastici tradizionali non permette a oggi di generare risparmi sufficienti da permettere alle famiglie di acquistare un tablet grazie ai soldi risparmiati con il cartaceo – dichiara Daniele Grassucci, responsabile di Skuola.net – senza contare che quest’ultimo in ultima analisi può essere rivenduto sul mercato dell’usato per acquistare i testi dell’anno successivo, cosa non possibile per gli eBook. Infatti l’eBook può essere utilizzato solo da chi lo compra e peraltro per un tempo limitato, da uno a cinque anni. Accogliamo con favore le parole del ministro, auspicando che si possano tradurre in azioni concrete sia sul costo dei libri digitali sia sull’aliquota fiscale che grava ancora sui libri digitali, che è attualmente pari al 21% rispetto al favorevole 4% riservato ai prodotti editoriali tradizionali”.

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