E-gov, 50 mln di euro e 18 mesi per rendere la giustizia digitale

I ministri Alfano e Brunetta lanciano il piano straordinario: entro ottobre 2012 notifiche online e dematerializzazione degli atti giudiziari. Il Guardasigilli: “Velocizzeremo i processi in linea con gli altri Paesi europei”

Pubblicato il 14 Mar 2011

50 milioni di euro. A tanto ammontano le risorse del Piano
straordinario per la digitalizzazione della giustizia. Ad
annunciare il progetto, che sarà attuato entro ottobre 2012.
ministri della Giustizia, Angelino Alfano, e della Pubblica
amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta Il piano
riguarda la digitalizzazione di atti, notifiche e pagamenti on
line.  “Una rivoluzione digitale”, l’ha definita Alfano in
conferenza stampa a Palazzo Chigi, puntualizzando che “ il
governo ha fatto la scelta di investire
nell'organizzazione”.

“L'obiettivo è l'accelerazione della giustizia – ha
precisato il Guardasigilli – e si iscrive in un piano complessivo,
che fatto di leggi ordinarie, misure organizzative e leggi
costituzionali. Noi vogliamo accelerare il processo civile, far sì
che la giustizia in Italia sia adeguata ai livelli europei. Saranno
digitalizzati milioni di fogli di carta che oggi sono a giacere
presso le cancellerie, gli uffici giudiziari con rischi per la
privacy, l'efficienza e lo smarrimento degli atti”.

Alfano ci ha tenuto a differenziare il progetto per la
digitalizzazione dalla riforma costituzionale, pur spiegando che
fanno parte di un piano complessivo che riguarda la giustizia:
“Per rendere efficiente il sistema giustizia non serve la riforma
costituzionale, che serve invece a rendere giusto il processo e a
mettere sullo stesso piano chi giudica e chi è giudicato. Le
inefficienze del sistema della giustizia si curano con misure
organizzative e con leggi ordinarie”.

"Talune esperienze già in atto, come a Milano – ha precisato
Brunetta – indicano un'accelerazione dei processi, sulla base
di questa rivoluzione, fino al 30% del tempo di durata degli
stessi".
Il Piano straordinario è immediatamente operativo, verrà
completato in 18 mesi attraverso la realizzazione di tre distinte
linee di intervento (digitalizzazione degli atti, invio di
notifiche online e pagamenti online) e si rivolge a 466 Uffici
giudiziari penali e civili così articolati: 29 Corti di Appello
(comprese le sezioni di Bolzano, Sassari e Taranto), 29 Procure
Generali (comprese le sezioni di Bolzano, Sassari e Taranto), 165
Tribunali, 165 Procure presso i Tribunali, 26 Tribunali di
Sorveglianza, 26 Tribunali per i Minorenni e 26 Procure presso i
Tribunali dei Minorenni.
Ecco nel dettagli i punti salienti dell’inizativa:

DIGITALIZZAZIONE DEGLI ATTI
L’intervento è rivolto alla diffusione progressiva del sistema
informatico per la gestione documentale tra i diversi soggetti. Il
sistema raccoglie, cataloga e gestisce le informazioni e i
documenti prodotti durante le varie fasi del processo. Attualmente,
negli Uffici Giudiziari italiani per i Registri del Processo penale
sono in uso diverse soluzioni, sia informatiche che cartacee,
mentre i Registri del Processo civile sono quasi completamente
migrati verso una struttura uniforme, grazie alla diffusione del
Processo Civile Telematico. Il sistema mira all’aumento
dell’efficienza e alla riduzione di costi mettendo a disposizione
degli uffici un sistema documentale unico e integrato in grado di
permettere un agevole, efficace e sicuro accesso alle informazioni
e agli atti documentali relativi ai procedimenti conclusi e in
corso, di effettuare analisi, di produrre elaborazioni statistiche.
La corretta ed efficiente gestione della documentazione prodotta
nel corso dell’iter giudiziario, la sua pronta fruibilità unita
alla possibilità di effettuare sui contenuti analisi correlativa
tra i vari procedimenti, rappresenta un fattore fondamentale per il
successo dell’azione della magistratura.

NOTIFICHE ONLINE
Ogni anno in Italia vengono effettuate 28 milioni di notifiche (20
milioni nel civile e 8 milioni nel penale) con il coinvolgimento di
oltre 5.000 persone dell’amministrazione giudiziaria (il 12%
circa di tutto il personale). Il sistema attuale presenta evidenti
criticità in termini di impiego delle risorse e del personale
impiegato, con significativi disagi per gli utenti (avvocati e
cittadini). L’intervento introduce l’esecuzione automatica con
pieno valore legale delle comunicazioni e delle notifiche di
cancelleria agli avvocati e a tutti i soggetti coinvolti secondo la
normativa vigente. Viene assicurata in questo modo una presenza
capillare sul territorio di sistemi sicuri per le comunicazioni e
le notifiche tra uffici giudiziari e parti (in particolare
avvocati) nelle diverse fasi del procedimento, sia civile sia
penale, creando un’identificazione univoca della pratica
attraverso il collegamento con il fascicolo informatico. Per il
settore civile, si mettono a frutto i risultati dell’innovazione
introdotta con il Processo Civile Telematico. La soluzione è
attualmente in uso presso le Corti di Appello di Brescia e Milano e
presso i Tribunali di Brescia, Bologna, Milano, Modena, Monza e
Rimini. Per il settore penale è stato realizzato un sistema
centralizzato basato su PEC che può essere rapidamente diffuso che
è già stato positivamente adottato presso il Tribunale di Roma e
la Procura di Siracusa.

PAGAMENTI ONLINE
Tramite i pagamenti online si fornisce invece a un soggetto esterno
al dominio Giustizia (avvocato) la possibilità di pagare in
maniera telematica i contributi previsti per l’iscrizione a ruolo
di una causa (contributo unificato e marca da bollo per i diritti
di cancelleria) e il rilascio di copie (semplici o autentiche). Il
servizio viene messo a disposizione degli avvocati direttamente sul
portale del Ministero della Giustizia o attraverso i servizi
erogati dai Punti di Accesso previsti dal decreto legislativo n.
193/2009, che ha introdotto la possibilità di pagare con strumenti
di ‘moneta elettronica’ il contributo unificato, le marche da
bollo e i diritti di copia. Il sistema è stato attivato in via
sperimentale in 8 Tribunali (Napoli, Genova, Modena, Rimini,
Milano, Bologna, Verona e Padova) ed è stato avviato in altri 4
Tribunali (Reggio Emilia, Bari, Palermo e Roma), grazie agli
accordi con il sistema bancario e postale sottoscritti dal Ministro
Brunetta e alle specifiche tecniche predisposte dal Ministero della
Giustizia e da DigitPA. In questo contesto si proseguirà con
l’adeguamento delle apparecchiature e delle tecnologie, la
migrazione dai vecchi sistemi, l’accompagnamento del cambiamento
organizzativo da svolgersi presso ogni ufficio interessato e il
training on the job rivolto agli operatori.

Le attività del Piano straordinario, divise in tre fasi, vedranno
coinvolti da subito sia gli uffici giudiziari delle città
capoluogo di Regione, sia quelli delle altre sedi che abbiano
manifestato la loro volontà di immediata adesione.
La fase 1 sarà completata entro ottobre 2011 con la definizione
degli strumenti operativi e la raccolta di adesioni da almeno 280
uffici giudiziari (60% del totale), l’attivazione dei servizi nei
58 uffici delle Procure e dei Tribunali delle città capoluogo e
l’attivazione dei servizi in almeno 84 uffici giudiziari (30% del
totale) aderenti al Piano. La fase 2, che sarà completata entro
aprile 2012, comprende invece le adesioni da almeno 380 uffici
giudiziari (80% del totale), l’attivazione dei servizi in tutti i
58 uffici di secondo grado e l’attivazione dei servizi in almeno
260 uffici giudiziari (70% del totale) aderenti al Piano. La terza
e ultima fase sarà completata entro ottobre 2012 attraverso
l’adesioni da almeno 442 uffici giudiziari (95%) e
l’attivazione dei servizi in tutti gli uffici giudiziari aderenti
al Piano.

Nel corso della conferenza stampa il ministro Alfano ha inviato con
il suo iPad una mail personale ai responsabili di tutti gli uffici
giudiziari, con la quale chiede loro di aderire immediatamente al
Piano mediante la compilazione e l’invio all’indirizzo di posta
elettronica giustizia.digitale@governo.it delle informazioni
richieste nell’allegato schema di adesione.

Per la necessaria assistenza è stato attivato, in collaborazione
con FormezPA, anche il numero verde 800-254-009. L’andamento
delle adesioni sarà reso pubblico e trasparente sui siti
istituzionali del Governo e dei ministeri interessati, attraverso
l’aggiornamento settimanale del numero di uffici aderenti. Si
ricorda infine che ai fini della realizzazione del Piano è in
corso anche la selezione di 30 nuovi collaboratori, specialisti di
sistemi e servizi informatici, da affiancare alle risorse DigitPA e
Invitalia.

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