La sanità elettronica può contribuire a fare uscire l'Italia
dalla crisi. Lo sottolinea la Sit (Società italiana di
telemedicina e sanità elettronica) nell'appello rivolto al
premier incaricato Mario Monti. Nel testo si invita Monti –
"pur nell'esigenza di adottare tutte le misure necessarie
ad affrontare con il dovuto rigore la gravissima crisi
economico-finanziaria che sta attraversando non solo il nostro
paese ma l'intera Europa " – a non penalizzare
ulteriormente il diritto costituzionalmente tutelato alla salute
con il nuovo accorpamento, al dicastero del welfare,
dell'attuale ministero della Salute. La Sit auspica inoltre
"il mantenimento dell'attuale dicastero
dell'Innovazione, in quanto senza innovazione non vi può
essere crescita e sviluppo, rappresentandone la leva
moltiplicatrice".
La Sit condanna inoltre il taglio delle risorse destinate alla
banda larga, veicolo necessario della sanità elettronica.
Nel processo di digitalizzazione della Sanità, avverte la
società, "vi sono alcune esigenze prioritarie che desideriamo
evidenziare a chiarissime lettere, prime fra tutte le
infrastrutture come la banda larga necessarie per la gestione delle
informazioni sanitarie e degli strumenti di telemedicina ma anche
per moltissimi altri usi in campo civile e quindi indispensabili
per la crescita economica del nostro paese: si esce dalla crisi
solo investendo in infrastrutture, tecnologie, ricerca ed
innovazione. A nostro parere serve quindi esattamente il contrario
di quanto persone incompetenti e disinformate hanno detto
recentemente anche in qualificati consessi pubblici: servono
sviluppo delle infrastrutture, della banda larga e della copertura
del territorio".
"E' inaccettabile che i fondi per la banda larga – rimarca
la Sit – nonostante il surplus garantito dall'asta per la
vendita delle frequenze, si siano volatilizzati; è inaccettabile
che un paese come l'Italia sconti un digital divide che ci vede
agli ultimi posti in Europa e nel mondo. Sviluppo significa anche
una sanità più efficace, più efficiente e più appropriata e
l’innovazione tecnologica può contribuire alla tutela della
salute dei cittadini; la sanità elettronica, come indicato nella
Digital Agenda dell’U.E., può dare un contributo importante e
decisivo allo sviluppo del nostro Paese".