LA PARTNERSHIP

Alleanza Acc-Cnaf, in arrivo la prima banca dati per l’oncologia personalizzata

I dati clinici dei pazienti degli Ircss saranno centralizzati e in prospettiva potranno essere messi a disposizione di tutte le strutture del Sevizio sanitario nazionale in formato digitale

Pubblicato il 03 Feb 2020

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Creare una banca dati nazionale in cui saranno centralizzati i dati clinici e le informazioni sulle analisi omiche dei pazienti degli Ircss (istituti di ricovero a cura a carattere scientifico) associati ad Acc (Alleanza contro il cancro), in tutto 26 strutture in tutta Italia. E’ l’obiettivo dell’accordo siglato proprio da Acc con il Cnaf, il centro dell’istituto nazionale di fisica nucleare per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie informatiche applicate agli esperimenti di fisica nucleare e delle alte energie, che metterà a disposizione del progetto le proprie tecnologie. L’obiettivo è quello di compiere un passo deciso nella direzione del completamento del Programma nazionale di oncologia personalizzata, per poter in futuro rendere la banca dati accessibile anche alle strutture del servizio sanitario nazionale, come annunciato nel programma del ministro della Salute, Roberto Speranza. 

“La diffusione di tecnologie  come la genomica (analisi del Dna), la trascrittomica (analisi dell’Rna) e la radiomica (analisi computerizzata delle immagini radiologiche) – spiega il presidente di Acc, Ruggero De Maria – impone decisioni terapeutiche basate su un’enorme quantità di dati che deve essere elaborata e integrata con altre informazioni cliniche tramite sofisticate analisi informatiche. Questa infrastruttura permetterà di analizzare le informazioni con maggiore rapidità e complessità che in passato, consentendo ai medici di individuare la miglior cura per ogni singolo paziente”.

“Cnaf – dice il direttore Gaetano Maron – metterà a disposizione di Acc un’infrastruttura Cloud all’avanguardia basata su tecnologie in grado di gestire e condividere i big data di tipo sanitario in modo semplice, efficace e secondo le normative vigenti. Un servizio che sarà affiancato da un’attività di consulenza specializzata nella gestione e messa in sicurezza del software”. 

“Il progetto – osserva Pier Giuseppe Pelicci, coordinatore scientifico di Acc – renderà interoperabili (compatibili tra loro) i dati generati dai vari ospedali, consentendo quindi di acquisire ed analizzare dati clinico-scientifici di tutti i pazienti. Ciò creerà un sistema di generazione della conoscenza in continuo aggiornamento che si arricchirà con i dati di ogni nuovo paziente e consentirà, per ogni nuovo paziente, di utilizzare la conoscenza disponibile per l’ottimizzazione della sua diagnosi e del suo trattamento. Il valore di questa partnership, al di là dell’acquisizione di tecnologia informatica, sta nel fatto che abbiamo individuato un partner con competenze altissime, al quale interessa non solo trasferire ma anche fare ricerca. Il Cnaf si associa in questo compito al Politecnico di Milano, che è parte integrale nel disegno della piattaforma informatica”. 

“Dalla capacità di sviluppare politiche di precisione dipenderà il nostro futuro, in termini di sviluppo economico e sociale – osserva Donatella Sciuto, prorettrice del Politecnico di Milano – Queste saranno determinanti nei diversi contesti applicativi dell’intelligenza artificiale e sempre di più in campo medico, dove l’accuratezza nella gestione delle informazioni farà la differenza nel formulare nuove soluzioni diagnostiche e preventive. Per questo il Politecnico di Milano è impegnato in prima linea nel progetto, nel supporto all’analisi e all’integrazione di dati provenienti da fonti diverse in modo da renderli più facilmente utilizzabili nell’ambito della ricerca e dei data analytics per la medicina di precisione”.

La nuova banca dati risponderà ovviamente a tutte le prescrizioni in materia di trattamento dei dati personali previste dal Gdpr, su cui Cnaf ha svolto negli ultimi anni un profondo lavoro di revisione e adeguamento della sicurezza delle sue infrastrutture di calcolo e software: “Questo lavoro – sottolinea Barbara Martelli, tecnologa del Cnaf – ci ha portato nel 2017 ad ottenere la certificazione di conformità allo standard internazionale ISO/IEC 27001 nell’ambito della conservazione e dell’accesso ai dati biomedici e alla gestione degli applicativi di analisi dati finalizzati alla ricerca in campo biomedico e genomico. Un passo decisivo per collaborare con le comunità di ricercatori che lavorano su dati tutelati dal Gdpr e in particolare su dati genomici”.

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