Distribuzione di massa di farmaci e vaccini attraverso i droni. Ma anche raccolta di campioni diagnostici, sangue e medicine d’emergenza. E’ l’obiettivo di “Medicine from the sky”, programma semestrale lanciato dal World Economic Forum nell’Arunachal Pradesh, nel nord-est dell’India dove inondazioni e smottamenti impattano sull’ultimo miglio della fornitura di medicinali isolando le popolazione.
I 4 pilastri della strategia
Quattro i pilastri della strategia attuata di concerto con i partner locali, in primis la Public Health Foundation of India: risposta ai bisogni sanitari di base (servizi regolari di distribuzione di vaccini, somministrazione profilattica e di massa di farmaci, raccolta di campioni diagnostici, farmaci di emergenza), monitoraggio dell’ecosistema e delle condizioni meteorologiche, coinvolgimento di enti locali e scuole, verifica della scalabilità del sistema di droni con stress test delle piattaforme.
Il lancio del programma arriva da lontano. “Nel 2021, abbiamo iniziato uno studio sul campo nell’Arunachal Pradesh, insieme alla Public Health Foundation of India – spiega Vignesh Santhanam, a capo di Aerospace and Drones, della World Economic Forum – per analizzare il sistema di distribuzione sanitaria locale”. Analisi da cui emerge “l’urgente necessità di corridoi di droni in tutto lo stato” data la natura impervia del territorio.
Coinvolti gli studenti del territorio
Il programma viene affiancato da una campagna che punta a sensibilizzare i giovani delle zone rurali. Il District Collector di East Kameng in particolare ha invitato tutti i capi dei villaggi partecipanti a nominare un gruppo di “ambasciatori di droni” tra gli studenti delle scuole.
“Il distretto di East Kameng in particolare – spiega Pravimal Abhishek Polumatla, Deputy Commissioner and District Magistrate del governo del Arunachal Pradesh – presenta un terreno collinare che rende difficile l’accesso alle aree interne, in particolare durante la stagione dei monsoni. Sono sicuro che la somministrazione di farmaci basata su droni cambierà le regole del gioco nel rafforzare l’accesso all’assistenza sanitaria in aree così remote. Spero che il progetto ci dia le risposte per un’attuazione su larga scala”.