e-health

Fascicolo sanitario elettronico 2.0, Butti: “Italia avanguardia in Europa”



Indirizzo copiato

Entro l’anno disponibili tutti i servizi associati alla piattaforma. Il sottosegretario all’Innovazione: “Cambia la relazione medico-paziente”. Accordo fra Ca’ Foscari e Mare per la realizzazione a Venezia di un centro dedicato alla sanità digitale

Pubblicato il 12 giu 2024



Marcello Gemmato_Sottosegretario di Stato per la Salute_Alessio Butti_Sottosegretario di Stato per l’Innovazione

Il governo accelera sul nuovo fascicolo sanitario elettronico (Fse). La roadmap l’ha delineato il sottosegretario all’Innovazionen Alessio Butti, in conferenza stampa per la presentazione del nuovo logo del Fse 2.0.

Italia all’avanguardia

Entro dicembre, i cittadini potranno utilizzare il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) in modo operativo per ottenere varie prestazioni. “Saranno disponibili 4 funzioni: la possibilità di pagamento dei ticket sanitari, la prenotazione di visite ed esami, la scelta o revoca del medico e la consultazione dei referti, ovvero di esami e diagnostica per immagini. Così si cambia il rapporto medico-paziente”, ha precisato Butti.

Il progetto Fse 2.0 rende l’Italia avanguardia europea sul fronte della sanità digitale.

Siamo notevolmente avanti tra i grandi Paesi europei per popolazione – ha ricordato il sottosegretario – Vogliamo farlo diventare sempre di più un soggetto di comunicazione sanitaria omogeneo tra le Regioni e arrivare a poter dialogare con altri Stati. Si tratta di un progetto cuba, in tutto 1 miliardo e 300 milioni, e di questi, 300 milioni vanno al potenziamento infrastrutturale delle regioni”.

Gemmato: “Cambio di paradigma”

Il sottosegretario alla Salute, Claudio Gemmato, ha annunciato un decreto sui dati contenuti nel fascicolo.

“Il fascicolo può diventare uno strumento non più solo amministrativo ma sanitario, questo il cambio di paradigma – ha detto – Ci sarà a breve un decreto sull’ecosistema dei dati, che concluderà questo passaggio”.

“Con il decreto sull’ecosistema dei dati – ha proseguito Gemmato – si rendono consultabili tutti i dati scorporati. Sarà quindi possibile la ricerca per parola chiave di tutti i valori eseguiti dal paziente nel tempo, senza dover aprire ogni singolo referto medico e doverli confrontare uno per volta. Il dato è anonimo, il paziente sceglie di anonimizzarlo ed, eventualmente, di renderlo consultabile solo a chi vuole, come ad esempio al medico di base”.

Fse 2.0, cos’è e perché è importante

Nell’ambito della trasformazione informatica per la riduzione delle liste d’attesa e per una nuova efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, il progetto del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è centrale e insieme alla telemedicina, alla sanità iper connessa, all’anagrafe sanitaria, al passaggio in cloud delle aziende sanitarie, alle cartelle cliniche elettroniche dei medici di famiglia e dei medici specialisti, ai sistemi informativi ospedalieri, costituisce un grande investimento digitale, che si rafforza e completa con l’Eds, Ecosistema dei Dati Sanitari, che mette insieme e rielabora dal punto di vista tecnologico tutti i dati raccolti dalle regioni, valorizzando il lavoro fatto dai diversi territori in questi anni. Il completamento dell’Eds è previsto per il 2025.

Il Fse consente una più efficiente coordinazione delle Cure, grazie alla condivisione delle informazioni tra i diversi professionisti sanitari, riducendo il rischio di duplicazioni di esami e prescrizioni non necessarie. In particolare, nella gestione delle emergenze, i medici possono accedere rapidamente alle informazioni cruciali del paziente (come allergie, farmaci in uso, anamnesi), migliorando la tempestività e l’efficacia dell’intervento. I pazienti possono accedere facilmente al proprio fascicolo sanitario tramite internet, consultando in qualsiasi momento i propri dati medici, le prescrizioni e i referti.

Sono stati realizzati due strumenti, ovvero un cruscotto per condividere i dati con le regioni e un cruscotto pubblico per condividere i dati con tutta la cittadinanza sull’avanzamento dei lavori, ma ancor prima sui servizi che il Fse offre sulle possibilità di accesso. Il cruscotto di monitoraggio per le regioni è già attivo a partire dal mese di maggio mentre è accessibile a tutti a partire dal 12 giugno 2024. In caso di mobilità sanitaria tra regioni, i pazienti che si spostano sul territorio nazionale possono mantenere la continuità delle cure, poiché le loro informazioni sanitarie sono facilmente accessibili ovunque tramite il Fse.

A Venezie l’e-Health Technopark

Avviare una collaborazione incentrata sui rivoluzionari progressi apportati alla sanità digitale dall’intelligenza artificiale (AI): questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato dall’Università Ca’ Foscari Venezia con il centro di ricerca e innovazione tecnologica Mare. La partnership si concreterà nella realizzazione dell’eHealth Technopark al Lido di Venezia, un centro avente l’obiettivo di rivoluzionare la ricerca e la cura medica attraverso applicazioni di intelligenza artificiale all’avanguardia.

Verso lo sviluppo di nuove soluzioni applicative

Il Protocollo consentirà di aprire nuove linee di ricerca nel settore delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione, della biomedicina e della statistica, dei big data e dell’intelligenza artificiale, ma anche delle scienze sociali e umanistiche. Scopo ultimo è contribuire attraverso la ricerca alla messa a punto di nuove soluzioni applicative per lo sviluppo del centro, che sarà dedicato alla salute delle persone. Il Protocollo svilupperà la cooperazione nel trasferimento di conoscenza, l’organizzazione di seminari e convegni, la collaborazione in progetti di ricerca comuni.

Un centro per oltre 900 scienziati

Il Technopark per la sanità digitale trasformerà la sede dello storico Ospedale al Mare in un centro per più di 900 scienziati e sarà dotato di strutture residenziali per oltre 600 persone. Questa iniziativa rivitalizzerà l’economia locale, creerà posti di lavoro e riaffermerà il ruolo di Venezia come centro di eccellenza nell’innovazione sanitaria.

Dall’hub nuove opportunità professionali

“Oggi a Ca’ Foscari segniamo un altro importante passo nei nostri progetti di sviluppo del territorio; con la firma del Memorandum of Understanding con Mare continua il nostro impegno al Lido di Venezia – afferma la Rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello -. Oltre al progetto per la residenzialità studentesca all’ “ex caserma Pepe”, investiremo anche nella ricerca scientifica mettendo al servizio le nostre competenze negli ambiti delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione, biomedicina, statistica, big data, intelligenza artificiale, scienze sociali e umanistiche. Il progetto dell’hub tecnologico all’ex Ospedale al Mare consentirà di sviluppare ricerche innovative, attrarre talenti internazionali, favorire il trasferimento di conoscenze, offrire nuove opportunità professionali. Grazie a questa collaborazione scientifica si rafforza il nostro impegno nello studio delle grandi sfide globali del nostro tempo e nell’elaborazione di soluzioni avanzate e sostenibili”.

Benefici per le persone di tutto il mondo

“Oggi la nostra visione condivisa di poter migliorare la salute globale sfruttando l’intelligenza artificiale fa un importante passo avanti – aggiunge Frank Gotthardt, fondatore di Mare – . Nessuno deve soffrire o morire perché non si è riusciti a ricavare le informazioni essenziali dai dati medici esistenti. La collaborazione tra Mare e Università Ca’ Foscari promuoverà un ambiente in cui ricercatori e ricercatrici, studenti e studentesse, startup e aziende affermate potranno lavorare insieme per creare soluzioni innovative che porteranno benefici alle persone non solo a Venezia e in Italia, ma in tutto il mondo. Siamo infine molto grati al Comune di Venezia e alla Regione Veneto per l’incrollabile sostegno che ci hanno dimostrato. Insieme, stiamo creando un partenariato pubblico-privato con l’obiettivo di curare le persone qui e nel mondo.”

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati