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Il flop di Haven: addio al progetto e-health di Amazon, Jp Morgan e Berkshire

Termineranno il 28 febbraio le attività della società nata 3 anni fa per contrastare l’aumento dei costi delle terapie negli Usa. “Continueremo a collaborare in modo informale con il sistema di healthcare”

Pubblicato il 05 Gen 2021

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Chiude a 3 anni dalla nascita Haven, società di assistenza sanitaria nata da una partnership tra Amazon, la Berkshire Hathaway di Warren Buffett e JPMorgan Chase. Le operazioni termineranno a partire dalla fine di febbraio. Molti dei 57 dipendenti dell’azienda con sede a Boston saranno collocati in Amazon, Berkshire Hathaway o JPMorgan Chase.

Concepito per creare un gruppo attivo nell’healthcare americano, il progetto puntava ad abbassare i costi sanitari sostenuti dai dipendenti della Corporate America, iniziando da quelli sostenuti dallo staff dei tre giganti. Ma segnava anche un passo determinante per Amazon per entrare nel settore dei servizi sanitari.

Controllo della spesa sanitaria

“Il continuo lievitare dei costi dell’healthcare agisce sull’economia americana come un verme solitario – aveva detto all’epoca del lancio Warren Buffett, numero uno di Berkshire Hathaway -. Il nostro gruppo non intende dare risposte a questo problema, ma non accetta neanche che una situazione del genere sia inevitabile. Piuttosto, condividiamo l’opinione secondo cui mettere le nostre risorse a disposizione dei migliori talenti del paese potrà, nel tempo, contribuire a controllare la crescita dei costi sanitari e a concorrere a rafforzare la soddisfazione e le condizioni dei pazienti”.

Quando si tratta della sua salute, la nostra gente vuole trasparenza, conoscenza e controllo – era stato il commento di Jamie Dimon, ad JP Morgan Chase -. Le nostre tre società hanno risorse straordinarie, e il nostro obiettivo è creare soluzioni che vadano a beneficio dei nostri dipendenti Usa, delle loro famiglie e, potenzialmente, di tutti gli americani”.

Le cause del flop

L’impresa ha trovato da subito una serie di difficoltà. Fra le cause una leadership instabile – il Ceo Atul Gawande si era dimesso a pochi mesi dal lancio seguito da altri dirigenti – e un sistema sanitario Usa definito dalla Cnbc come “complicato e fin troppo consolidato, e che comprende una rete di dottori, compagnie di assicurazione, case farmaceutiche, intermediari, che costa all’economia Usa un totale di 3.500 miliardi di dollari ogni anno”.

Ma il problema chiave, secondo Cnbc, sarebbe stato rappresentato dal fatto che, mentre Haven sfornava nuove idee, ognuno dei tre colossi partecipanti alla joint venture, dunque Berkshire, JP Morgan e Amazon, lanciava progetti separati concordati con i propri dipendenti, rendendo superflua la stessa ragion d’essere della joint venture.

Brooke Thurston, portavoce della joint venture, aveva confermato i piani della società di chiudere, diffondendo il seguente comunicato: “Il team Haven ha compiuto buoni progressi nell’esplorare un’ampia gamma di soluzioni nell’healthcare, così come nel testare nuovi modi per facilitare l’accesso all’assistenza medica primaria, semplificare la comprensione e l’utilizzo dei benefit assicurativi, e rendere più facile anche l’accesso ai farmaci da prescrizione.

Andando avanti, Amazon, Berkshire Hathaway e JP Morgan Chase “faranno leva – ha detto Thurston – sulle conoscenze acquisite e continueranno a collaborare in modo informale, al fine di lanciare programmi adatti alle esigenze specifiche dei nostri dipendenti”. L’obiettivo è dunque di continuare a collaborare in un momento tra l’altro cruciale per la Sanità americana e di tutto il mondo, alle prese con la pandemia del coronavirus Covid-19 e con la necessità di gestire nel modo più efficiente e veloce possibile la somministrazione dei vaccini ai cittadini.

La strategia di Amazon

Amazon sta intanto intensificando i propri sforzi per avere una maggiore presenza nel business dell’healthcare. Il gigante di Jeff Bezos ha già acquistato la farmacia online PillPack e, di recente, ha lanciato diversi piani che puntano alla consegna di farmaci con Amazon Pharmacy, con sconti fino a -80%su farmaci generici e fino a -40% su farmaci da prescrizione a favore dei clienti di Amazon Prime.

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