Ricetta elettronica, premiate regione Veneto e Arsenàl.It

Il riconoscimento per l’E-Gov 2014 va al progetto per la dematerializzazione delle prescrizioni e per quello sul labelling. A regime dal primo settembre, consentiranno risparmi di più di tre milioni di euro l’anno

Pubblicato il 24 Set 2014

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“Siamo particolarmente soddisfatti del riconoscimento che arriva in un momento in cui stiamo raccogliendo i risultati di oltre due anni di lavoro”. Il riferimento di Claudio Dario, presidente di Arsenàl.It (consorzio volontario delle 23 aziende sanitarie ed ospedaliere della regione Veneto) e direttore generale dell’azienda ospedaliera di Padova, è al premio eGov 2014 – sezione: efficienza interna e semplificazione – che la sanità veneta si è aggiudicata a Riccione. Assegnato durante una cerimonia che si è svolta presso il palazzo dei congressi nell’ambito del convegno promosso dalla casa editrice Maggioli “L’innovazione dei territori guida l’agenda digitale”, il riconoscimento è andato alla regione Veneto e ad Arsenàl.It sia per i progetti che hanno consentito la dematerializzazione della ricetta rossa farmaceutica, oggi a regime nell’intera regione, sia per l’attività di labelling; si tratta dell’utilizzo di una piattaforma per la certificazione dei sistemi software che opereranno nella futura infrastruttura del fascicolo sanitario elettronico veneto. Tutto questo a vantaggio di una concreta interoperabilità dei sistemi sanitari su base regionale e di un corretto scambio dei dati clinici tra le strutture. Dunque la giuria composta da Gianluigi Cogo e Luca De Pietro dell’università di Padova e da Giovanni Gentili, responsabile dell’agenda digitale Umbria, ha valutato in maniera estremamente positiva l’iter che ha consentito la dematerializzazione della prescrizione farmaceutica in Veneto, dove da poco più di due settimane – grazie al collegamento telematico in tempo reale tra medici di medicina generale, farmacie, aziende sociosanitarie, regione e ministero dell’Economia e delle finanze – la ricetta rossa farmaceutica ha lasciato il posto ad un promemoria stampato su carta bianca con il quale è possibile recarsi in farmacia e ritirare il farmaco prescritto. Tutto ciò consente un risparmio quantificato in 3.244.901 euro ogni anno, considerando il costo-opportunità del personale delle aziende, delle ricette e dei servizi gestionali della stessa ricetta cartacea. “Dal 1 settembre le ricette dematerializzate nella nostra regione sono state 1.283.250 pari all’85% delle prescrizioni effettuate dai medici di medicina generale. Di queste il 67% è stato preso in carico dalle farmacie che hanno erogato digitalmente il 97% dei farmaci prescritti”, spiega Claudio Dario. Una regione, il Veneto, che rientra nelle cinque in Italia – le altre sono Sicilia, Valle d’Aosta, Trentino, Basilicata – allineate agli obiettivi ministeriali che fissano all’80% la percentuale di ricette mediche dematerializzate da emettere entro il 2014.

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