l’approfondimento

Sanità connessa, in Europa quasi 15 milioni di “telepazienti”



Indirizzo copiato

E secondo Berg Insight si salirà a 23 milioni entro il 2028 pari a un tasso di crescita dell’11,8% all’anno. L’intelligenza artificiale game changer: consentirà di combinare diversi servizi e piattaforme per ottimizzare ed efficientare i percorsi di assistenza

Pubblicato il 17 feb 2025

Federica Meta

Giornalista



health-medical-healthcare-health- salute – sanita

In un’epoca in cui la tecnologia e la digitalizzazione stanno riconfigurando numerosi settori, il campo dell’assistenza sanitaria non fa eccezione. Berg Insight ha rilevato che, a fine 2024, circa 14,7 milioni di persone in Europa hanno utilizzato soluzioni di sanità connessa. Il dato si riferisce agli utenti di soluzioni di teleassistenza e telesalute nei Paesi dell’Ue27+3.

Fino al 2028 si stima che che il numero di utenti di connected care crescerà a un tasso di crescita annuale composto (Cagr) dell’11,8%, fino a raggiungere i 23 milioni. La teleassistenza è il segmento più grande e più maturo del mercato della sanità connessa con un totale di 9,7 milioni di utenti alla fine del 2024.

Il mercato delle soluzioni di telemedicina, invece, sta entrando in una fase di crescita, con un totale stimato di 6,6 milioni di utenti nei Paesi dell’Ue 27+3.

Crescita e proiezioni future

Per quanto riguarda il futuro, sarà la teleassistenza il segmento più grande del mercato della connected care, raggiungendo 13,1 milioni di utenti nel 2028. Seguirà la telemedicina con 12,5 milioni di utenti alla fine del periodo di previsione. Esiste una sovrapposizione tra i segmenti di mercato, in quanto gli utenti della teleassistenza possono anche essere dotati di sistemi di telemedicina.

Le stime indicano dunque che saranno sempre di più professionisti sanitari che stanno adottando tecnologie di sanità connessa per diagnosticare e trattare pazienti a distanza, riducendo la necessità di visite fisiche e ottimizzando le risorse sanitarie.

Un mercato compatto ma dinamico

Il mercato delle attrezzature per la teleassistenza in Europa è caratterizzato da una forte concentrazione, con tre attori principali: Tunstall, Legrand e TeleAlarm. Queste aziende non solo detengono una posizione di leadership in quasi tutti i mercati, ma insieme rappresentano circa il 60% delle vendite regionali. Altri fornitori significativi includono Careium, che è particolarmente influente nel Nord Europa, e Chiptech, con una forte presenza nel Regno Unito. Seguono aziende come Telecom Design, Essence Group che contribuiscono a innovare e diversificare le offerte di teleassistenza.

Parallelamente, il mercato della telemedicina sta vivendo una rapida evoluzione, caratterizzata dall’ingresso di nuove start-up e da fornitori di soluzioni già affermati in settori adiacenti. Tra questi, Huma, Luscii (Omron Healthcare) e Dignio si distinguono per l’innovazione e l’efficacia delle loro soluzioni. La digitalizzazione in atto delle reti telefoniche in Europa funge da catalizzatore per questi cambiamenti, richiedendo la sostituzione dei tradizionali sistemi basati su Pstn (Public Switched Telephone Network) e aprendo la strada a nuove soluzioni che integrano teleassistenza e telemedicina.

Innovazione e intelligenza artificiale

“I fornitori di cure hanno iniziato a offrire servizi proattivi e predittivi – spiega Vatsala Raina, analista IoT di Berg Insight – I dati degli utenti vengono analizzati continuamente in modo che i caregiver possano intervenire rapidamente su eventuali anomalie. Queste soluzioni si basano su dati non solo da dispositivi di teleassistenza, ma anche da altre fonti come sensori per la casa intelligente”. Si tratta di un approccio proattivo che consente un’assistenza più personalizzata e tempestiva, riducendo il rischio di complicazioni mediche e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Un’altra tendenza emergente nell’assistenza sanitaria connessa è l’uso crescente dell’intelligenza artificiale (AI). Le applicazioni basate su AI stanno migliorando l’efficienza clinica, il coinvolgimento dei pazienti e il coordinamento delle cure. “Gli strumenti diagnostici basati su AI stanno avendo un impatto tangibile sulla rilevazione precoce e sulla gestione delle malattie croniche – sottolinea Raina – I reparti di radiologia utilizzano software di riconoscimento delle immagini per identificare tumori in fase iniziale o segni di malattie cardiovascolari con elevata precisione, consentendo ai fornitori di iniziare il trattamento più tempestivamente”.

Questi strumenti non solo stanno migliorando l’accuratezza diagnostica, ma stanno anche abilitando monitoraggio remoto più efficiente. Le piattaforme basate su AI sono in grado di analizzare tendenze nei dati vitali dei pazienti, come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna o i livelli di glucosio, inviando avvisi automatici ai team di cura. Questo tipo di monitoraggio proattivo permette interventi tempestivi, riducendo potenzialmente i ricoveri ospedalieri.

Verso un futuro integrato

Questi sviluppi promettono di trasformare il settore sanitario europeo, riducendo il carico sui sistemi sanitari e migliorando la qualità dell’assistenza per milioni di cittadini. L’adozione di tecnologie avanzate non solo modernizzerà l’assistenza sanitaria, ma avvicinerà l’Europa a un futuro dove la salute è gestita in modo più monitorato, predittivo e personalizzato. Grazie alle soluzioni integrate di teleassistenza e telemedicina, i cittadini europei potranno beneficiare di un accesso più equo e efficiente alle cure, sostenendo al contempo l’innovazione nel settore sanitario.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5