Accelerazione della ricerca su nuovi farmaci e trattamenti. E’ questo l’obiettivo dell’Ibm Quantum System One, il primo computer quantistico on-site installato presso l’americana Cleveland Clinic nell’ambito di una partnership decennale e dedicato esclusivamente alla ricerca nel settore sanitario.
Calcolo quantistico, via a una nuova era di scoperte
“Con la presentazione dell’Ibm Quantum System One alla Cleveland Clinic, il loro team di ricercatori di livello mondiale può ora esplorare e scoprire nuovi progressi scientifici nella ricerca biomedica – dice Arvind Krishna, Presidente e Ceo di Ibm –. Combinando la potenza del quantum computing, dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie di nuova generazione con la leadership mondiale della Cleveland Clinic nel campo della sanità e delle scienze della vita, speriamo di dare il via a una nuova era di scoperte”.
“Questa è una pietra miliare nella nostra partnership con Ibm sull’innovazione, in un momento in cui esploriamo nuovi modi per applicare la potenza del quantum computing all’assistenza sanitaria – dice Tom Mihaljevic, medico legale, ad e presidente della Cleveland Clinic –. Questa tecnologia è estremamente promettente per rivoluzionare l’assistenza sanitaria e accelerare il progresso verso nuove cure, trattamenti e soluzioni per i nostri pazienti. Le tecnologie di calcolo quantistico e altre tecnologie avanzate aiuteranno i ricercatori ad affrontare alcuni storici colli di bottiglia nella ricerca scientifica e potenzialmente a trovare nuovi trattamenti per pazienti affetti da malattie come il cancro, l’Alzheimer e il diabete”.
Quantum, i progetti sanitari già avviati
Il computer quantistico Ibm si inserisce nel progetto Discovery Accelerator (il centro congiunto Ibm-Cleveland Clinic con la missione di far progredire radicalmente i ritmi delle scoperte nel settore sanitario e delle scienze della vita) che si avvale di una serie di tecnologie di calcolo Ibm di ultima generazione, tra cui il calcolo ad alte prestazioni tramite il cloud ibrido e l’intelligenza artificiale. I ricercatori di entrambe le organizzazioni stanno collaborando a stretto contatto su un importante portafoglio di progetti con queste tecnologie di frontiera per generare e analizzare enormi quantità di dati al fine di migliorare la ricerca.
Il Discovery Accelerator ha generato diversi progetti fra cui lo sviluppo di pipeline di quantum computing per lo screening e l’ottimizzazione di farmaci mirati a proteine specifiche, il miglioramento di un modello di previsione quantistica del rischio cardiovascolare dopo un intervento chirurgico non cardiaco e l’applicazione dell’intelligenza artificiale per la ricerca dei risultati del sequenziamento del genoma e di grandi database di farmaci per trovare farmaci efficaci ed esistenti che potrebbero aiutare i pazienti affetti da Alzheimer e altre malattie.
Il ruolo del Discovery Accelerator
Non solo: Discovery Accelerator funge anche da base tecnologica per il Global Center for Pathogen & Human Health Research della Cleveland Clinic. Il centro, sostenuto da un investimento di 500 milioni di dollari da parte dello Stato dell’Ohio, Jobs Ohio e la Cleveland Clinic, riunisce un team che si concentra sullo studio, la preparazione e la protezione contro i patogeni emergenti e le malattie correlate ai virus. Attraverso Discovery Accelerator, i ricercatori si avvantaggiano della tecnologia computazionale avanzata per accelerare la ricerca critica su cure e vaccini.
Una parte significativa della collaborazione è incentrata sulla formazione di figure professionali qualificate nel settore e sulla creazione di posti di lavoro per far crescere l’economia. Un programma di formazione innovativo è stato progettato per i partecipanti dalla scuola superiore al livello professionale, offrendo programmi di education e certificazione in data science, apprendimento automatico e calcolo quantistico per creare la forza lavoro qualificata necessaria per la ricerca computazionale all’avanguardia del futuro.