L’emergenza Covid-19 è stata uno stimolo per la partenza di una serie di progetti sulla telemedicina su tutto il territorio nazionale, per superare grazie alle tecnologie digitale le difficoltà che la pandemia ha causato all’assistenza “in presenza” dei pazienti.
Passando rapidamente in rassegna le ultime iniziative in questo campo emerge il progetto messo a punto dalla Regione Calabria in collaborazione con il Policlinico Gemelli, coordinato da Agostino Miozzo, con l’obiettivo di alleggerire la pressione sulla rete ospedaliera attraverso le dimissioni e una successiva assistenza domiciliare ad hoc per i pazienti Covid meno gravi. Nelle prossime ore così arriverà in Calabria un primo team di esperti e di specializzandi dal policlinico universitario romano, che avrà il compito di formare il personale sanitario calabrese per poter assistere i pazienti tramite la telemedicina e utilizzando le tecnologie informatiche in uso al Gemelli. Il progetto prevede in una prima fase tre centrali operative: presso l’Asp di Cosenza e l’ospedale Annunziata, presso l’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro e presso il Gom di Reggio Calabria.
Dal Sud al Nord, il Friuli Venezia Giulia si propone come punto di riferimento nazionale sulla telemedicina rispetto alle malattie croniche, come ha spiegato oggi in Consiglio regionale Ricardo Riccardi, vicepresidente della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, rispondendo a un’interrogazione sullo stato di attuazione del progetto di telemedicina per i pazienti Covid: “I kit sanitari dalla Protezione Civile – spiega – al momento sono in fase di assegnazione all’Azienda regionale di coordinamento per la salute che sta procedendo alla loro distribuzione alle Aziende sanitarie, sulla base di progettualità che le stesse hanno già trasmesso alla Direzione centrale e che prevedono l’utilizzo di oltre 500 dispositivi di monitoraggio per la sorveglianza di soggetti fragili a domicilio, tra cui anche bambini”.
A far partire la sperimentazione della telemedicina a Palermo è invece l’ordine dei medici, pronto a mettere in campo i test per CheckMed, il sistema sviluppato dall’ingegnere Giuseppe Giorgianni che potrà essere acquistato nelle farmacie e nei supermercati da giugno. Realizzato dalla startup messinese Innova, il dispositivo prrsentato al ces di Las Vegas è una soluzione che attraverso un dispositivo Iot è in grado di ricevere e trasferire dati online in tempo reale, rendendo i sistemi sanitari più efficaci e sostenibili.
“Il dispositivo Iot, integrato da un software di gestione e un’app per smartphone – sottolinea Giorgianni, presidente e fondatore di Innova – permette di monitorare da remoto il paziente, memorizzare dati e terapie e scambiare informazioni con il personale medico, facilitando il rapporto medico-paziente e accrescendo la conformità terapeutica”.
“La polivalenza applicativa che offre la telemedicina in generale e questo sofisticatissimo dispositivo in particolare è vitale – aggiunge Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo e membro del direttivo della Federazione nazionale Fnomceo – Il graduale invecchiamento della popolazione e l’aumento dei pazienti cronici non ospedalizzati rendono necessario il sostegno di nuove tecnologie. Il Covid ha fatto emergere l’importanza del teleconsulto e delle prestazioni mediche a distanza, ma la trasformazione digitale in sanità è ancora percepita solo parzialmente. Mancano gli elementi indispensabili: una visione complessiva del processo digitale, un piano operativo e un altro formativo condivisi tra tutti gli attori del sistema sanitario. Nessuno di questi elementi può essere eludibile”.
Sempre nel campo dei servizi digitali per la prevenzione, la diagnosi e la cura è delle ultime ore anche l’accordo tra il Centro Diagnostico Italiano e SaluberMD Italia, che prevede lo sviluppo di servizi di telemedicina con monitoraggio da remoto. SaluberMD Italia metterà a disposizione la sua piattaforma, accessibile via App e web, che offre in un unico ‘centro virtuale’ la possibilità di rivolgersi a medici specialisti, professionisti della riabilitazione, nutrizionisti e altri specialisti che operano nelle sedi del Centro Diagnostico Italiano.