LA NUOVA SANITÀ

Telemedicina, ok delle Regioni alle risorse Pnrr: sul piatto 750 milioni

Via libera al decreto che ripartisce i fondi per potenziare la cura e assistenza da remoto, soprattutto per i pazienti con patologie croniche. Ad Agenas il compito di valutare i piani degli enti. Ecco le prestazioni finanziabili

Pubblicato il 26 Set 2023

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Parere favorevole della Conferenza delle Regioni alla ripartizione delle risorse Pnrr che interessano i servizi di Telemedicina.

Il via libera

In sede di Conferenza-Stato-Regioni è stato dato quindi il via libera al decreto che prevede investimenti per 750 milioni per la Telemedicina per raggiunge nell’erogazione dei servizi almeno 200mila persone.

Le Regioni e le Province autonome hanno già adottato dei Piani Operativi che definiscono il proprio fabbisogno di servizi minimi di telemedicina e quindi il numero delle persone da assistere.

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Il ruolo di Agenas

Ad Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, andranno 50 milioni in qualità di soggetto attuatore dell’investimento e di ente di valutazione dei progetti delle Regioni e alle Regioni e alle Province autonome saranno stanziate risorse per 432.049.248 da ripartire in base al fabbisogno dei servizi minimi di telemedicina, vincolate all’acquisto sulla base delle gare fatte dalle Regioni capofila (Lombardia per servizi minimi di telemedicina e Puglia per postazioni di lavoro) riferite ai fabbisogni.

Il Pnrr e la telemedicina

Uno dei punti focali della Missione 6 del Pnrr, quella dedicata alla Salute, è la Componente 1 “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”. L’obiettivo è quello di potenziare il Servizio Sanitario Nazionale anche attraverso lo sviluppo della telemedicina e dell’implementazione di soluzioni a sostegno dell’assistenza domiciliare soprattutto rivolta a pazienti con malattite croniche.

Il DM del Ministro della Salute dell’aprile 2022 ha assegnato assegnando 250 milioni alla Piattaforma di telemedicina e 750 milioni ai Servizi di telemedicina.

Successivamente il decreto del Ministro della Salute, redatto di concerto con il Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, del 30 settembre 2022, concernente le “Procedure di selezione delle soluzioni di telemedicina e diffusione sul territorio nazionale, nonché i meccanismi di valutazione delle proposte di fabbisogno regionale per i servizi minimi di telemedicina e l’adozione delle Linee di indirizzo per i servizi di telemedicina” ha previsto che ogni regione compili un Piano Operativo e il relativo fabbisogno per i servizi minimi di telemedicina.

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I servizi finanziabili

I servizi che possono essere finanziati con i 750 milioni sono:

  • Televisita, teleconsulto/teleconsulenza e teleassistenza;
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente diabetico;
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente con patologie respiratorie;
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente con patologie cardiologiche;
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente oncologico;
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente neurologico.

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