L'INIZIATIVA

Tumore al seno, Fastweb: screening gratuito per 1000 dipendenti e 100 clienti

L’iniziativa frutto dell’intesa con la Lilt. L’azienda aderisce alla campagna Nastro Rosa. Roberto Chieppa: “La responsabilità sociale di un’azienda passa da iniziative concrete”

Pubblicato il 01 Ott 2019

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Visita gratuita per la diagnosi precoce del tumore al seno – presso gli ambulatori Lilt diffusi in tutta Italia – per 1.000 dipendenti di Fastweb. E la compagnia prevede 100 coupon per effettuare altrettante visite gratuite. Questa l’iniziativa appena battezzata dalla telco guidata da Alberto Calcagno a seguito dell’intesa siglata con la Lega italiana per la lotta contro i tumori. L’azienda sostiene Lilt Milano nel mese della prevenzione del tumore al seno aderendo alla campagna Nastro Rosa rivolta alle donne con un’iniziativa speciale dedicata a tutte le proprie dipendenti. E su liveFast saranno a disposizione i coupon per le clienti.

“Prevenire e arrivare prima: due armi preziose a disposizione delle donne per sconfiggere il tumore al seno – sottolinea il professor Marco Alloisio, presidente di Lilt Milano -. La percentuale di guarigioni oggi è arrivata all’87% a 5 anni dalla diagnosi. Numeri che possono aumentare ancora anche grazie a partner come Fastweb, che ha a cuore la salute delle dipendenti e delle clienti e che collabora con noi a diffondere la cultura della prevenzione. Essere uniti contro il cancro al seno è l’unica strada per vincere la malattia”.

“Siamo veramente orgogliosi di aderire alla campagna Nastro Rosa di Lilt – sottolinea Roberto Chieppa, Chief Marketing & Customer Experience Officer di Fastweb – perché ci dà la possibilità non solo di offrire un sostegno tangibile all’iniziativa ma soprattutto di coniugare le nostre attività di Corporate Social Responsibility con il welfare aziendale, a dimostrazione del fatto che la “responsabilità sociale” dell’azienda parte dalla responsabilità verso le nostre colleghe, passando da iniziative concrete a supporto della prevenzione e della diffusione di una cultura della consapevolezza”.

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