Cresce l’e-procurement nella Pubblica amministrazione italiana: valgono 6,6 miliardi di euro gli acquisti effettuati nel primo trimestre del 2023 dalle Pa sui diversi strumenti di acquisto e negoziazione messi a disposizione da Consip. Il risultato è pari ad un incremento del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, come comunicato dalla stessa società che fa capo al Mef. Per le Pa sono disponibili contratti “pronti all’uso” per un valore di 18,4 miliardi di euro, un incremento del 50% anno su anno. Sono cresciuti anche i lotti di gara pubblicati (+11%) e aggiudicati (+3%).
Consip sottolinea “l’offerta ampia e differenziata” rivolta alle amministrazioni ( sono oltre 100mila i “centri di spesa” abilitati ad utilizzare il sistema della centrale pubblica degli acquisti), che possono rivolgersi agli oltre 150mila fornitori aggiudicatari di gare o abilitati agli strumenti Consip (di cui il 99% micro, piccole e medie imprese).
Il quadro dell’e-procurement nella Pa
Tra gli strumenti più utilizzati ci sono i contratti su convenzioni/accordi quadro (in particolar modo del settore Ict) − con un valore degli acquisti di quasi 3,1 miliardi di euro (+27% rispetto al primo trimestre del 2022) − e il Mercato elettronico della Pa – Mepa, con un valore che sfiora gli 1,7 miliardi di euro (in linea con quello del primo trimestre 2022). In forte crescita (+52%) l’utilizzo del Sistema dinamico di acquisto – Sdapa, con un valore di oltre 1,1 miliardi.
In aumento anche i dati relativi all’utilizzo delle gare in modalità Asp (application service provider), per le quali Consip rende disponibile, a titolo gratuito, la piattaforma di negoziazione per gli acquisti autonomi delle amministrazioni. Al 31 marzo 2023 sono state bandite 355 gare (+30% anno su anno) per un valore di 2,3 miliardi (+25%).
Sempre al 31 marzo 2022, l’offerta di contratti per l’acquisto di beni e servizi (il c.d. “scaffale”) è pari a 18,4 miliardi, con un incremento del +50% rispetto alla disponibilità registrata al 31 marzo 2022. Le iniziative attive sono 76 (erano 66 nello stesso periodo dell’anno scorso).
Le gare Consip
Per quanto riguarda le attività di produzione delle gare – attraverso le quali vengono aggiudicati i nuovi contratti messi a disposizione delle Pa – nel primo trimestre 2023 sono state pubblicate 24 nuove iniziative per un totale di 79 lotti (contro 71 del primo trimestre 2022) e un valore bandito di oltre 3,3 miliardi di euro (+68%) e sono state aggiudicate 24 iniziative (contro 23 del primo trimestre 2022) per un totale di 69 lotti (67 nel primo trimestre 2022) e un valore di 3,4 miliardi (2,4 miliardi nel primo trimestre 2022).
Anche nel 2022, le convenzioni (i grandi contratti-quadro), sono state lo strumento di e-procurement più utilizzato, con un “erogato” – ovvero il valore degli acquisti annui secondo competenza economica – di 7,3 miliardi di euro (+53% vs 2021), seguite dal Mercato elettronico della Pa – Mepa, con un valore di 6,5 miliardi (+2% rispetto al 2021), dal Sistema dinamico di acquisizione – Sdapa con 3,7 miliardi (+22%), e dagli Accordi quadro con 2,3 miliardi (+160%). Il Lazio si è confermato nel 2022 la regione italiana con il maggior valore degli acquisti delle Pa del territorio su tutti gli strumenti di e-procurement, con un “erogato” totale di 4,6 miliardi di euro.