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E-procurement, la spesa della PA verso i 27,4 miliardi



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È la stima di Consip per fine anno. Grazie agli acquisti sulla centrale nazionale previsti risparmi per 4 miliardi. Nel primo semestre 45 gare per un valore di 5,8 miliardi e aggiudicate 30 iniziative per 2,3 miliardi

Pubblicato il 17 lug 2024



mizzau-Consip

Con un valore degli acquisti delle amministrazioni sugli strumenti di e-procurement che supera quota 13 mld/€ (+2% vs giugno 2023), una previsione a fine anno di circa 27,4 mld/€ e risparmi di spesa per 4,0 mld/€, alla fine del primo semestre dell’anno la gestione operativa, produttiva ed economica di Consip, guidata dall’amministratore delegato Marco Mizzau, conferma la solidità del sistema di e-procurement della centrale acquisti nazionale.

Oltre 5 miliardi di euro in convenzioni e accordi quadro

Le Convenzioni e gli Accordi quadro sono lo strumento più utilizzato con un valore di 5,4 mld/€, offrendo contratti “pronti all’uso” che consentono semplificazione, riduzione dei tempi ed economie di scala.

Il Mercato elettronico della PA (Mepa) – per acquisti sottosoglia – segue con 4,2 mld/€; il Sistema dinamico di acquisto (Sdapa) – per acquisti soprasoglia – registra 2,2 mld/€; le gare in Asp – in cui le amministrazioni bandiscono gare in autonomia sulla piattaforma di negoziazione – si attestano a 1,2 mld/€.

Contratti “pronti all’uso” per 18 miliardi di euro

La gestione produttiva rende disponibile uno scaffale di contratti “pronti all’uso” di 18,3 mld/€, con un’ampia offerta su tutti gli ambiti merceologici – Ict, Sanità, Mobilità, Energia, Building management. Nel primo semestre dell’anno sono state bandite 45 iniziative di gara per un valore di 5,8 mld/€ e aggiudicate 30 iniziative per un valore di 2,3 mld/€.

La gestione economica registra un valore della produzione di 49,8 mln/€ (+9% vs giugno 2023), un risultato operativo di 10,5 mln/€ (+2% verso giugno 2023) con un utile ante imposte che si attesta a +10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

E-procurement per 16.000 amministrazioni e 180.000 imprese

Lo scorso aprile il neo nominato ad Mizzau aveva illustrato le principali indicazioni strategiche contenute nel Piano industriale di Consip per il prossimo futuro (SCARICA QUI IL DOCUMENTO CON LA VISION DELL’AD): perseguire un modello di piattaforma infrastrutturale da “quarta rivoluzione industriale”, digitale, intelligente, verde, a emissioni zero e cyber-sicura. Al contempo, valorizzare il capitale umano presente in azienda indirizzando le risorse chiave su attività a maggior valore aggiunto ed automatizzando quelle ricorrenti, dando priorità a risultati, merito, principi di inclusion & diversity ed etica del lavoro.

“Consip crea valore per il Paese – aveva spiegato Mizzau -, rende possibile il Pnrr (gare bandite per 22 mld di euro) e, in ottica di business partnership tra soggetti pubblici, rende più efficiente e trasparente l’utilizzo delle risorse pubbliche. Ad oggi la nostra piattaforma gestisce un sistema di e-procurement utilizzato da oltre 16.000 amministrazioni e 180.000 imprese (numeri in crescita costante). Inoltre movimentiamo 1,7% del Pil e rappresentiamo, come anticipato, una leva industriale e di finanza pubblica rilevante per il Sistema Paese.

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