Circa otto miliardi di risparmi tra componente “diretta” (sui prezzi d’acquisto) e “indiretta” (relativi a innovazione, processo e azioni “green”); più di 600mila contratti dematerializzati conclusi sulla piattaforma elettronica, a cui sono iscritte oltre 90mila imprese; 13mila visite mensili sul portale Open data e un milione di pagine visitate sul sito istituzionale nel secondo semestre 2017; un tasso di soddisfazione delle amministrazioni di oltre il 90% e delle imprese di oltre l’80%, infine un turnover dei dipendenti di appena il 2,8%.
Sono solo alcune delle cifre e degli indicatori che si possono leggere nel primo Rapporto di sostenibilità pubblicato da Consip, relativo all’attività dell’azienda nel 2017: un racconto sull’identità, il modo di lavorare, i risultati ottenuti e le sfide future dell’azienda, che affianca il tradizionale Bilancio fiscale, per valutare anche gli effetti economici, sociali e ambientali generati dalle iniziative e dai progetti realizzati.
Elaborato secondo riconosciuti standard internazionali per la rendicontazione non finanziaria, ha ricevuto l’attestazione (Materiality disclosure) del Global Reporting Index.
Quattro gli ambiti in cui sono state classificate le attività aziendali e sui quali sono stati forniti indicatori numerici e fattuali: la creazione di valore per il Paese, tramite la riqualificazione della spesa, la capacità di innovare gli acquisti pubblici, l’attenzione agli aspetti ambientali degli approvvigionamenti; la capacità di ascolto dei principali interlocutori, pubbliche amministrazioni e imprese; il rispetto delle regole e il conseguente continuo perfezionamento del modello di governance e degli strumenti di controllo e sicurezza fisica; la centralità delle persone, che con la loro competenza, etica professionale, esperienza e responsabilità rappresentano la chiave del successo aziendale.
Tra le informazioni salienti quelle relative alle gare e ai contenziosi: 75mila gare e 297 contenziosi che le amministrazioni hanno potuto evitare utilizzando gli strumenti Consip. Sono invece 50 milioni di fogli di carta dematerializzati grazie all’utilizzo degli strumenti elettronici d’acquisto e 3,1 miliardi di acquisti effettuati sul Mercato elettronico della PA (di cui il 91% verso Piccole e medie imprese).