Le cartelle esattoriali sbarcano sulla casella Pec (Posta elettronica certificata). Le imprese sono avvertire, il braccio di Equitalia si fa digitale in quattro regioni italiane, dove parte la sperimentazione della notifica telematica delle cartelle esattoriali online. Lo rende noto la stessa Equitalia, precisando che i primi a riceverle “ai propri indirizzi email, in via sperimentale, saranno le persone giuridiche (società di persone e di capitali), con sede in quattro regioni pilota: Molise, Toscana, Lombardia e Campania”.
I vantaggi per i contribuenti, secondo l’ente di riscossione dei tributi, riguardano la “verifica in tempo reale dei documenti inviati da Equitalia e la certezza dell’ora esatta della notifica”. Il sistema elimina così alla radice uno dei principali motivi di contenzioso delle notifiche fisiche, quello della mancata consegna della raccomandata, grazie alla certezza per l’esattore della tracciabilità digitale dell’avvenuta notifica. Il risparmio per l’ente di riscossione non riguarda tanto l’eliminazione del costo della carta o del messo notificatore, quanto appunto la certezza dell’avvenuta consegna della cartella all’impresa interessata, che non può far finta di nulla.
“L’invio di un messaggio con la Pec – sottolinea Equitalia – è equiparato a una raccomandata postale con avviso di ricevimento, grazie a cui si attesta giorno e orario esatto della spedizione e della ricezione”.
Le aziende e i professionisti hanno da tempo l’obbligo (Dl n. 185 del 29 novembre 2008) di comunicare l’indirizzo di posta elettronica certificata ai competenti organi (rispettivamente Registro Imprese e Ordini Professionali). Questi ultimi, a loro volta, devono rendere disponibile alle amministrazioni l’elenco delle caselle di posta elettronica certificata, in base alle regole dettate dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid).
Entro il 30 giugno dovranno inviare l’indirizzo Pec all’elenco dell’Agid anche le imprese individuali, che però per ora non sono interessate dall’invio telematico delle cartelle Equitalia.