Un importante passo avanti nella digitalizzazione del sistema
sanitario. Con queste parole il ministro della Salute, Ferruccio
Fazio, ha commentato l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni
delle
"Linee guida sul fascicolo sanitario elettronico
(Fse)" proposte dal ministero lo scorso 11 novembre che
renderanno disponibile il Fse su tutto il territorio nazionale
entro il 2012.
“Il Fascicolo sanitario elettronico che ogni italiano porterà
con sé come una vera e propria carta d’identità sanitaria –
spiega Fazio – consentirà di migliorare enormemente l’assistenza
sanitaria, permetterà di intervenire rapidamente ed efficacemente
in caso di emergenze e farà risparmiare notevoli risorse al
sistema sanitario. Le Linee guida individuano gli elementi
necessari per una progettazione omogenea del fascicolo elettronico
su base nazionale ed europea”.
Nel dettaglio le linee guida prevedono che il fascicolo (che
raccoglie dati e documenti digitali di tipo socio-sanitario
generati da eventi clinici riguardanti il paziente) venga
realizzato dalle Regioni previo consenso dell’assistito. Il Fse
coprirà l'intera vita di quest'ultimo e sarà
costantemente aggiornato dai soggetti che lo prendono in cura.
Nelle urgenze il Fse permetterà agli operatori di inquadrare
immediatamente i pazienti; consentirà la continuità delle cure,
permetterà di condividere tra gli operatori le informazioni
amministrative (ad esempio prenotazioni di visite specialistiche,
ricette).
L’accesso al Fse potrà avvenire mediante l’utilizzo della
carta d’identità elettronica (Cie) e della carta nazionale dei
servizi (Cns). L’accesso potrà essere consentito anche
attraverso strumenti di autenticazione forte, con l’utilizzo di
smart card rilasciate da certificatori accreditati, o debole, con
l’utilizzo di userid e password, o con altre soluzioni, purché
siano rispettate le misure minime di sicurezza nel rispetto del
Codice in materia di protezione di dati personali.
L'approvazione delle linee guida fa seguito a quanto deciso dal
governo lo scorso 24 settembre scorso, quando Il Cdm ha approvato
il disegno di legge proposto da Fazio "Sperimentazione clinica
e altre disposizioni in materia sanitaria".
Il provvedimento, oltre a prevedere varie disposizioni in materia
di sperimentazione clinica e innovazione in sanità, introduceva
appunto il fascicolo sanitario elettronico e vincolava
l'implementazione dell'iniziativa alle linee guida appena
approvate in Conferenza.
Sebbene l’idea del fascicolo sia nata intorno al 2003 nei Paesi
anglosassoni, sotto il nome di longitudinal Ehr (Electronic
Healthcare Record), sono pochi i Paesi che, ad oggi, sono riusciti
a implementarlo. In Italia diverse regioni hanno già realizzato
l’infrastruttura necessaria, prime fra tutte la Lombardia e
l'Emilia-Romagna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la
Toscana. Le Regioni del Centro-Sud, invece, hanno aderito al
programma “Medici in Rete”, previsto dal piano e-Gov 2012 e
finanziato dal Dipartimento digitalizzazione ed innovazione
tecnologica del ministero per la Pubblica amministrazione e
l'Innovazione.