E-HEALTH

Fse, scende in campo l’eccellenza italiana

Otto aziende, tra cui Telecom Italia e Poste Italiane, firmano un protocollo per costruire un ecosistema dell’innovazione sanitaria. Focus su interoperabilità e sviluppo di nuovi servizi

Pubblicato il 27 Giu 2014

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Costruire insieme un ecosistema dove possa trovare compimento l’innovazione della sanità e che possa essere acceleratore ed incubatore di un nuovo mercato di servizi. Con questa finalità, otto fra le primarie imprese di innovazione tecnologica – Telecom Italia, Poste Italiane, Dedalus, Engineering, Exprivia, Insiel Mercato, Noemalife, Santer Reply – che operano nel mercato della sanità si sono date un protocollo comune che dà particolare attenzione al fascicolo sanitario elettronico.

Il cuore della proposta è rappresentato dalla piena interoperabilità dei sistemi in uso, di cui le imprese partecipanti sono i principali fornitori, a supporto del cambiamento dei processi; unitamente allo sviluppo di nuovi servizi con investimenti da parte del mercato aumentando la sostenibilità del sistema e la capacità di assorbire l’innovazione prodotta dalle piccole e medie imprese all’interno dei processi di ricerca e sviluppo dando vita ad un processo virtuoso di crescita. Più innovazione, più servizi, meno costi e meno tempi per tutti.

“Partecipare all’ecosistema della sanità vuol dire condividere obiettivi, progettualità, regole, standard e indicatori di performance, concretamente e congiuntamente realizzati all’interno di proof of concept (laboratori), in modo conforme alle indicazioni della comunità europea per l’accesso ai finanziamenti – si legge nella nota congiunta – Oggi siamo in grado, nell’ambito di questo nuovo spirito di collaborazione, di porre all’attenzione del Ministro della Salute una proposta relativa al fascicolo sanitario elettronico, come un’ infrastruttura unitaria di servizi, tassello fondamentale per la rivisitazione dei processi clinici e amministrativi secondo i nuovi paradigmi introdotti anche dalle tecnologie del Cloud”.

Le aziende firmtarie auspicano che “il Ministro della Salute e il Governo colgano il valore innovativo della proposta per un nuovo rapporto di collaborazione pubblico-privato per lo sviluppo di progetti paese capaci di rappresentare a livello internazionale l’eccellenza del Made in Italy anche nel settore dell’innovazione”

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