IL SUMMIT

G7 Industry & Tech, Urso: “L’innovazione richiede risposte rapide”



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Rafforzare la cooperazione partendo dai semiconduttori per poi estenderla a materie prime critiche e tecnologie green. Mettere a punto un piano per l’adozione dell’intelligenza artificiale nelle micro, piccole e medie imprese. Al via l’AI Hub per l’Africa che punta a sostenere le startup in linea con il Piano Mattei

Pubblicato il 10 ott 2024



GT ITALY

“La politica industriale ha assunto una rinnovata centralità al livello di G7 all’interno dei nostri rispettivi Paesi e, per quanto ci riguarda, dell’Unione Europea. Sullo sfondo abbiamo tutti l’evoluzione tecnologica e i processi di digitalizzazione, che richiedono risposte rapide e scelte nel segno della responsabilità, risposte che devono anche tenere conto di precise condizioni di sicurezza nazionale e globale. Per questo abbiamo voluto ripristinare insieme a voi il G7 dell’industria, che non si teneva da sette anni”. Lo ha detto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, durante l’intervento che ha aperto la seconda riunione ministeriale della presidenza italiana del G7 su Industria e Innovazione Tecnologica, in corso a Roma nella cornice di Palazzo Brancaccio.

La cooperazione nella ricerca sui Chips

La seconda sessione della ministeriale ha riguardato le scelte di politica industriale come strumento per rispondere alla nuova era di sfide globali in settori critici, partendo dai semiconduttori ma guardando in prospettiva anche alle materie prime critiche, alle tecnologie green e all’automotive.

“Le criticità che riscontriamo nelle catene del valore, e soprattutto gli effetti delle politiche e pratiche non di mercato – afferma Urso – sono tali che solo una risposta coordinata può sortire effetto e rendere le nostre catene di approvvigionamento effettivamente resilienti e sicure. Queste criticità non sono una mera eventualità, ma un fatto che rischia di mettere a repentaglio segmenti dell’industria dei semiconduttori che interessano tutti i nostri Paesi”. Per questo sarà necessario, sottolinea il ministro, “sviluppare assieme progettualità di ricerca industriale pre-competitiva”, estendendo i lavori anche alla Repubblica di Corea e ai Paesi Bassi.

La prospettiva è dunque di mettere in campo iniziative di ricerca congiunta sui Chips, puntando alla loro efficienza dal punto di vista energetico e alla sostenibilità della manifattura, elaborando criteri comuni affinché i semiconduttori siano prodotti in luoghi e in modalità affidabili. “I lavori del Punto di Contatto sono per noi il punto di partenza. Serve una riflessione su come possa diventare un modus per comprendere dinamiche simili, che stanno accadendo anche in altre catene del valore strategiche fondamentali per il nostro sviluppo, in particolare nella doppia transizione green e digitale – argomenta Urso –

Partiamo dai semiconduttori per poi affrontare anche quello che riguarda le materie prime critiche e le tecnologie green. Questo metodo ci porterà anche ad affrontare ciò che interessa il cuore del sistema industriale che è quello dell’automotive su cui il confronto è aperto”.

Le micro, piccole e medie iprese e l’intelligenza artificiale

La terza sessione della ministeriale del G7 su industria e tecnologia riguardava come favorire l’adozione dell’intelligenza artificiale nelle aziende, e in particolare su come trasferire le nuove tecnologie nei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese. “Abbiamo invitato Egitto, India, Tunisia e Paesi Bassi – spiega Urso – e presentato un report, come ci era stato richiesto dalla ministeriale di Verona. In questo documento ci sono raccomandazioni sviluppate grazie al contributo dei Paesi membri, rivolte da una parte ai privati e dall’altra al settore pubblico. Abbiamo registrato una partecipazione qualificata, rappresentativa sia delG7, sia dell’Africa, sia degli altri attori globali”.

Al via l’AI Hub per l’Africa

Il tema al centro della prima sessione della ministeriale G7 c’è stata la proposta della presidenza italiana, in linea con i principi cardine del Piano Mattei, di creare l’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra i Paesi G7 e l’Africa per integrare sempre più l’Intelligenza artificiale nei processi produttivi, sostenendo iniziative d’impresa nel continente. Tra gli obiettivi dell’Hub, la promozione di partnership strategiche volte a stimolare l’innovazione e rafforzando gli ecosistemi locali di IA per creare nuove opportunità di crescita industriale, progresso tecnologico e sviluppo sociale.

“L’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile è parte del Piano Mattei, priorità della politica estera del Governo italiano – afferma Urso – Con questo strumento vogliamo contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo, facendo leva sul settore privato e sulle progettualità interessanti per il mercato”.

L’Hub sarà inaugurato nel 2025, avrà sede in Italia e sarà aperto alla partecipazione di oltre 100 soggetti, tra governi, organizzazioni internazionali e aziende tecnologiche che hanno espresso interesse a lavorarci.

Al termine della sessione di lavoro il Ministro Urso ha firmato un memorandum di collaborazione sull’AIHub con l’Undp, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni e il Vice Ministro agli Affari Esteri, Edmondo Cirielli.

I partecipanti al summit

Alle tre sessioni di lavoro previste nell’arco della giornata, tutte presiedute dal ministro Urso, prendono parte per gli Stati Uniti Gina Raimondo, segretario al Commercio dell’amministrazione Biden, per la Francia il ministro dell’Industria Marc Ferracci, per il Regno Unito il segretario di Stato per la Scienza, Innovazione e Tecnologia del Regno Unito, Peter Kyle, per il Canada il viceministro per l’Innovazione, Scienza e Industria, Francis Bilodeau, per la Germania il sottosegretario all’Economia e alla Protezione climatica, Udo Philipp, e una delegazione governativa giapponese. Ai lavori ha partecipato anche la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Margrethe Vestager.

Per i Paesi Outreach prendono parte ai lavori Dirk Beljaarts, Ministro degli Affari Economici dei Paesi Bassi, S. Krishnan, Viceministro per il Digitale e le Tecnologie dell’Informazione dell’India, e Keonki Roh, Viceministro del Commercio della Corea del Sud.

In rappresentanza degli Stati africani coinvolti nell’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile sono presenti il ministro delle Tecnologie di Comunicazione della Tunisia, Sofiene Hemissi, e il presidente dell’Applied Innovation Center egiziano, Ahmed Tantawy.

Quanto infine alle organizzazioni internazionali, prendono parte all’incontro il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e l’International Telecommunication Union (ITU), insieme alle startup africane selezionate per l’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, tra cui IrWise, Kytabu, InstaDeep e Birrama Digital Commerce PLC, e importanti aziende nazionali e multinazionali, come Amazon Web Services, Engineering e Sony.

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