LAVORO

Garanzia Giovani punta sul digitale, 3mila tirocini retribuiti

Parte “crescere in digitale”, nuova scommessa messa a punto dal ministero del Lavoro, Unioncamere e Google. Oltre ai tirocini di sei mesi in aziende italiane, è previsto il training online di giovani in cerca di occupazione

Pubblicato il 28 Apr 2015

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Garanzia Giovani punta sul digitale. Parte da qui, da questo settore che secondo i dati darà occupazione a oltre 4,8 milioni di lavoratori in Europa entro il 2018 e contribuirà per 63 miliardi di euro al Pil dell’eurozona, la nuova scommessa del ministero del Lavoro che ha messo a punto, assieme a Google e Unioncamere, un progetto, “Crescere in digitale” per formare i giovani in cerca di occupazione: training online e circa 3mila tirocini retribuiti di sei mesi nelle aziende italiane che potranno per questo accedere ad un bonus fino a 6mila euro in caso di assunzione al termine della formazione, sono gli strumenti messi in campo. Un settore, quello Internet, d’altra parte, già in espansione da tempo se nei Paesi del G-20 contribuisce, in media, alla crescita del Pil per circa il 21%.

Non solo. Diversi studi dimostrano che le imprese che hanno una presenza attiva sul web crescono più del doppio di quelle assenti, creano più occupazione ed esportano maggiormente. Eppure, è il dato cruciale, entro il 2020 ci saranno oltre 900 mila posti di lavoro vacanti in Europa a causa della mancanza di competenze digitali. Ai training e ai tirocini sarà affiancata, per i 500mila iscritti al programma Garanzia Giovani, anche la possibilità di partecipare a 120 laboratori di gruppo locali che saranno organizzati da Unioncamere coinvolgendo le associazioni di imprese con un focus tematico-settoriale.

“Avere oggi 550 mila giovani che si sono registrati al programma Garanzia Giovani è un buon risultato”, spiega il ministro del lavoro, Giuliano Poletti che torna così a difendere il programma da mesi finito al centro delle critiche per la scarsa incisività con cui approccia il dramma della disoccupazione giovanile. “Questo progetto rappresenta un esempio significativo delle azioni che servono a rafforzare e qualifica il programma nel segno di un ampliamento delle opportunità che vogliamo offrire ai ragazzi”, spiega. Occasione che Google, che di recente ha confermato l’impegno a formare circa 1 milione di cittadini entro il 2016, coglie al balzo.


“Con Crescere in digitale, investiamo per offrire formazione dedicata i giovani senza occupazione per inserirli nel mondo del lavoro aiutando al tempo stesso le imprese ad utilizzare meglio gli strumenti dell’economia digitale”, spiega Giorgia Albertino, head of publicy policy di Google Italia. Un tema, quello del web, su cui da tempo è attiva anche Unioncamere. “Aiutare i giovani a trovare occupazione utilizzandoli com veicoli dell’innovazione nel mondo delle imprese è l’idea fondamentale dell’iniziativa. I temi strategici d’altra parte sono l’autoimprenditorialità, l’orientamento, l’alternanza scuola-lavoro e l’innalzamento della competitività delle imprese attraverso l’economia digitale e la proiezione sui mercati internazionali”, conclude Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere.

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