Taglio dell’iva sull’e-commerce e sgravi fiscali alla banda larga. Sono questi i due pilastri della proposta di legge firmata da Paolo Gentiloni (Pd) e Roberto Rao (Terzo Polo) per far decollare l’agenda digitale del governo. Dodici le misure elencate nella proposta che, spiega Gentiloni, “segue il percorso dell’Agenda Digitale Europea con l’obiettivo di proporre soluzioni e misure adeguate al contesto nazionale.
Come si legge nell’articolo 1 lo Stato deve farsi promotore dello sviluppo del digitale, definendo “politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali” e favorendo l’alfabetizzazione informatica, la ricerca e l’innovazione tecnologica, “leve essenziali di progresso ed irrinunciabili opportunità di arricchimento economico, culturale e civile”. Per questo scopo è fatto obbligo per il Governo, di presentare alle Camere un ddl annuale per l’incentivo dei servizi digitali. Ancora per quanto riguarda il servizi elettronici è necessario aumentare l’offerta in modo da allineare il nostro Paese agli obiettivi dell’Agenda digitale che stabilisce il ricorso all’e-gov per il 50% della popolazione entro il 2015. “I servizi di e‐Government – si legge nell’articolo 2 – costituiscono un modo economico per migliorare il servizio ai cittadini e alle imprese, favorire la partecipazione e promuovere un’amministrazione aperta e trasparente”.
“A tal fine, è previsto che, a partire dal 2013, il Ministero della Funzione Pubblica, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, predisponga un piano di switch off dei servizi, per singole aree territoriali. Le pubbliche amministrazioni sono inoltre tenute ad assicurare l’apertura di postazioni gratuite e assistite di accesso alla rete internet per la richiesta e la fornitura dei servizi digitali, nonché a dare pubblica comunicazione dei servizi on line disponibili e delle relative modalità di accesso e fruizione”.
Il tema della sanità elettronica è affrontato nell’articolo 3 dove si propone di rendere obbligatorie le prescrizioni mediche digitali i medici di base e i pediatri del Servizio sanitario nazionale. L’articolo 4 propone invece di creare un bonus di 50 euro per consentire alle famiglie meno abbienti di firmare un contratto di accesso ad internet a banda larga. L’articolo 5 propone l’introduzione di un’aliquota unica del 20% a beneficio delle transazioni commerciali effettuate attraverso la rete internet e l’estensione dell’aliquota del 4% alla cessione in formato elettronico di prodotti editoriali (giornali quotidiani e riviste) e libri. L’articolo 6 punta all’introduzione di “meccanismi di promozione dei progetti presentati dalle piccole e medie imprese costituite da giovani imprenditori, finalizzati alla creazione e allo sviluppo di attività nel settore delle nuove tecnologie”.
Focus anche sulla diffusione di terminali Pos per pagamenti in modalità contactless (articolo 7); l’introduzione di un bonus per le famiglie meno abbienti con figli di età superiore ad anni 14 per l’acquisto di un computer fisso o di un tablet di nuova generazione, previa rottamazione di un vecchio apparato (articolo 8); l’adozione di misure per l’esenzione dal pagamento delle tasse comunali e provinciali per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, in caso l’occupazione serva alla posa di reti ed impianti di comunicazione elettronica in fibra ottica (articolo 9).
L’articolo 10 introduce misure di promozione ed incentivo all’uso, da parte delle amministrazioni pubbliche, di soluzioni basate su software libero. L’articolo 11, infine, prevede la realizzazione di un programma pubblico di alfabetizzazione informatica dei cittadini, ed in particolare delle categorie a rischio di esclusione, mediante idonei percorsi formativi.
Il pacchetto di misure ha trovato anche il consenso del Pdl. Il responsabile Innovazione del partito, Antonio Palmieri, ha valutato positivamente la proposta.