Dare conto ai cittadini di un anno di lavoro, operare insieme per
un Pubblica amministrazione “amica” e premiare i meritevoli.
Sono tre dei leit motiv della prossima edizione di Forum PA che si
svolgerà alla Fiera di Roma dall’11 al 14 maggior prossimo.
Le anticipazioni sono state fornite durante un incontro con la
stampa e gli operatori del settore a Milano presso Palazzo Marino,
sede del Comune della città lombarda, alla presenza del ministro
per la PA e l’Innovazione Renato Brunetta il quale ha suggellato
l’evento a cui hanno presenziato alcuni degli operatori Ict di
primo piano del panorama nazionale. Sono stati proprio questi
ultimi a caratterizzare maggiormente l’evento e sollecitare a
vario titolo il ministro a proseguire nel suo lavoro e, in
particolare, a spingere l’acceleratore sul processo di
razionalizzazione e miglioramento della complessa macchina
amministrativa.
Nel suo intervento Alberto Tripi, presidente Confindustria
Servizi Innovativi e Tecnologici, ha denunciato senza peli
sulla lingua che oggi le gare pubbliche sono fatte male anche
“perché nelle commissioni mancano persone preparate e con la
dovuta competenza per esaminare le offerte. Per cui quasi sempre
– ha sottolineato Tripi – si limitano a dare un giudizio
‘standard’ sulla componente tecnica e a lasciare che il fattore
discriminante sia il prezzo, quello più basso naturalmente. Donde
il criterio della corsa al ribasso che di norma caratterizza le
gare. Insomma mancano i professionisti delle gare nelle 22mila
stazioni appaltanti di questo servizio”. Una seconda questione da
sanare è quella – ha fatto notare sempre il numero uno di
Confindustria Sit – dei ritardi nei pagamenti. “Il sistema delle
imprese vanta oggi crediti per circa 70 miliardi di euro verso la
Pubblica amministrazione. Senza interventi immediati e incisivi –
ha detto Tripi – la situazione non può che peggiorare”.
Il Piano eGov 2012 contempla il perseguimento di 27 obiettivi e un
atteggiamento della Pubblica amministrazione a valutare al meglio
la capacità progettuale delle gare per non giocare sempre e solo
al ribasso. Cosa ne pensano gli imprenditori dell’Ict? Già si è
detto di Tripi, esponente associativo ma anche imprenditore con
Almaviva. Per Augusto Abbarchi, amministratore delegato di
Sap Italia, “se non si agisce in fretta si rischia di
regredire”. “È più che mai necessario un approccio sistemico
– ha sottolineato Abbarchi – anche attraverso iniziative tipo
quella avviata dal Ministero per la Pubblica amministrazione e
Innovazione con le Poste, per portare i servizi al cittadino: oggi
sono già160 quelli accessibili attraverso questo canale”.
Fare sistema è anche la proposta di Luciano Martucci,
presidente di Ibm Italia, il quale auspica “una maggiore
attenzione alle infrastrutture tecnologiche e intelligenti per una
trasformazione efficace dell’apparato burocratico”. Garantire
eccellenza operativa è l’obiettivo a cui bisognerebbe ambire
secondo Gianfilippo D’Agostino, responsabile top clients
di Telecom Italia, il quale ha ricordato, a mo’ di
esempio di best practice, i 9 milioni di carte per i cittadini
distribuite in Lombardia. “La mia società, che è parte in causa
in almeno cinque importanti progetti insieme alla PA, ha creato una
società consortile per implementare nella struttura pubblica tutte
le reti e abilitare la PA a essere in grado di fornire i
servizi”, ha puntualizzato D’Agostino. La PA non solo deve
aumentare l’efficienza, ma può e deve anche ridurre i costi.
Come? “Facendo un uso più massiccio degli standard open”, è
il suggerimento di Maria Grazia Filippini, amministratore
delegato dì Sun Microsystems. Infine la “risposta”
alla crisi suggerita da Pietro Scott Jovane, ad di Microsoft
Italia, è quella di venture tra pubblico e privato sull’esempio
di quanto fatto da Microsoft nel Friuli Venezia Giulia per
dematerializzare il lavoro nell’ufficio del personale: “Oltre
alla riduzione dei costi della carta – ha concluso Scott Jovane ha
liberato circa il 70% del tempo degli addetti”.