ANTEPRIMA CORCOM

Rispunta lo Spid di Stato. Ma bisognerà sciogliere il nodo governance

Il Governo al lavoro sul decreto Semplificazioni. Le nuove regole saranno inserite in un provvedimento della ministra della PA Fabiana Dadone. Ma esecutivo e maggioranza non hanno trovato la quadra sulle responsabilità del progetto

Pubblicato il 17 Feb 2020

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Le nuove regole su Spid saranno contenute in un nuovo provvedimento Semplificazioni, a cui sta lavorando la ministra della PA, Fabiana Dadone. Nei giorni scorsi si è tenuto uno dei gruppi di lavoro governo-maggioranza sull’Agenda 2030 focalizzato sulla sburocratizzazione: dalla discussione sono emersi i temi chiave che andranno a definire il decreto. Si va dall’elaborazione di nuove norme su Spid fino alla creazione di incentivi reputazionali per i dirigenti della Pubblica amministrazione che tagliano i tempi burocratici degli uffici di cui sono a capo, passando per la realizzazione di una modulistica online semplificata con l’obiettivo di diffondere l’uso di servizi online.

Per quanto riguarda Spid- risulta a CorCom – è condiviso il principio secondo cui debba essere lo Stato a rilasciare le credenziali anche se maggioranza e governo non hanno trovato l’accordo sulla governance ovvero a chi sarà in capo il progetto: se al Viminale, così come previsto anche dagli emendamenti al Milleproroghe che però non sono passati, oppure ad altre amministrazioni.

Per la definizione delle altre norme la ministra Dadone è al lavoro insieme al Mef per la parte relativa alla semplificazione fiscale, con il Mise per la green economy e con il Mit per la politiche di rigenerazione urbana. Con il ministero della Salute si sta collaborando per l’elaborazione di nuove procedure relative ai farmaci per i malati cronici.

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