La sesta sezione del Consiglio di Stato ha accolto integralmente i
ricorsi in appello di Consip e i-Faber, società del Gruppo
Unicredit, e ha confermato la legittimità e correttezza della
procedura che ha portato Consip ad acquistare la piattaforma
i-Faber, dando vita ad una partnership per la gestione degli
acquisti digitali nella PA. Il ricorso per irregolarità nelle
procedure di gara per l'affidamento del servizio era stato
presentato il 29 ottobre 2008 dal competitor BravoSolution.
In particolare, la sentenza del Supremo Consiglio ha evidenziato i
caratteri di unicità dei servizi offerti da i-Faber: una
piattaforma, che Consip aveva scelto nel luglio 2008, ideata e
creata per gestire tutto il processo di approvvigionamento della PA
– dalla pubblicazione del bando di gara, fino all’invio
dell’ordine, in conformità alle normative che regolano gli
acquisti per gli enti pubblici – con importanti vantaggi in
termini di risparmio, trasparenza e semplificazione.
Oggi i-Faber è attiva in Italia nel settore dell’e-purchasing
dove vanta oltre 70 enti che utilizzano la piattaforma tecnologica,
oltre 2.700 gare telematiche svolte e più di 3.500 utenti, tra
fornitori e amministrazioni.
Inoltre, la piattaforma gestita da Consip e i-Faber ha già
consentito di sperimentare, per la prima volta in Italia,
l’Accordo Quadro, uno degli strumenti innovativi d’acquisto
previsti dal Codice degli Appalti Pubblici, che Consip può
sottoscrivere con gli operatori economici, in qualità di stazione
appaltante a favore di altre PA.