Ibm lancia Reti Amiche on the job nella sede di Segrate

Il servizio è stato inaugurato alla presenza del ministro Brunetta che ha ribadito la volontà di lanciare un “Google della PA” nel 2010

Pubblicato il 03 Nov 2009

Ibm aderisce a Reti Amiche in the job. Il servizio che attiva, in
via sperimentale per sei mesi, l’accesso in remoto ai servizi
della Pubblica Amministrazione locale per i suoi 2400 dipendenti
con l’utilizzo di un video sportello interattivo, è stato
inaugurato oggi nelle sede di Segarte, alla presenza del ministro
Brunetta.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Reti Amiche ‘on
the Job’ a seguito della firma lo scorso giugno del protocollo
d’intesa con il Ministero della Pubblica Amministrazione e
Innovazione e della convenzione con il Comune di Milano. In questo
modo, Ibm contribuisce concretamente all’integrazione delle
infrastrutture digitali del Paese rispondendo alle esigenze di una
PA impegnata nel dare impulso alle politiche di innovazione che
incrementano la qualità dei servizi dedicati al cittadino e alle
imprese. Il Comune di Milano, in particolare, ha da tempo avviato
una serie di iniziative in sinergia con organizzazioni pubbliche e
private, che mirano a razionalizzare gli uffici e a semplificare
processi e servizi, valorizzando le risorse umane, coinvolgendo
sempre più i cittadini e riducendo le spese di funzionamento della
macchina amministrativa.

Vero e proprio chiosco multimediale, il ‘virtual teller’
operativo a Segrate identifica un’innovativa soluzione
informatica ideata presso il centro per l’innovazione Ibm di
Bari. Dotato di video touch screen, tastiera, cornetta
telefonica, scanner e stampante, consente al dipendente-cittadino
di dialogare a distanza con gli sportelli comunali di Milano nel
pieno rispetto della privacy. Facile il suo funzionamento:
inserita la tessera personale (la Carta Regionale dei Servizi di
cui è in possesso ogni cittadino lombardo) e digitato il
relativo Pin, il dipendente viene autenticato dal sistema e
riconosciuto come residente nell’area comunale. Automaticamente
si rendono disponibili a video pagine/menù self service con
accesso alle funzionalità relative ai servizi automatizzati
disponibili senza bisogno della presenza di un operatore. Ciò
significa che chi interroga il sistema può ottenere
l’emissione, in pochi secondi, di sedici diversi certificati
anagrafici – da quello di cittadinanza all’iscrizione nelle
liste elettorali – per un numero massimo di cinque documenti al
giorno oppure richiedere un appuntamento. La soluzione funziona
anche in modalità assistita: il cittadino può quindi effettuare
una videochiamata all’operatore con cui dialogare per avere
servizi come la procedura di verifica ed emissione di eco-pass e
il cambio di residenza. Quello attivato oggi da Ibm segna un
primo importante passo per la creazione di un modello diffuso di
Reti Amiche di tipo tele-assistito e interattivo.

L’obiettivo tuttavia rimane più ampio, puntando alla
realizzazione di servizio da ‘chiunque a chiunque’ (any to
any, in gergo) in forza del quale il dipendente-cittadino potrà
accedere da qualunque sede lavorativa a qualsiasi ufficio della
PA ottenendo il più ampio numero di servizi possibile.

Il prpgetto Reti Amiche on the job andrà a far parte del
"Google della PA" che il Brunetta ha rilanciato questa
mattina in occasione dell'inaugurazione a Milano del ComPA,
il salone europeo della Comunicazione pubblica.  “Penso che
già dal 2010 ci sia la piattaforma informatica comune, con i
numeri comuni e i motori di ricerca in grado di aiutare i
cittadini – ha detto il ministro -. Ogni ente ha i suoi
programmi che sta sviluppando. Ciò che mi interessa è di
mettere tutto in rete in modo che tutti sappiano tutto e si
valorizzino le iniziative e i servizi di ogni ente”. Il
ministro per la PA e Innovazione ha ricordato che “fino a ieri
la PA era un peso ed era antipatica. Adesso stiamo cominciando a
farla diventare amica anche attraverso le iniziative come Linea
Amica, Reti Amiche e Smart inclusion. Il nostro ambizioso
obiettivo è di farla diventare uno strumento per rendere i
cittadini più felici”.

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