PACCHETTO SEMPLIFICAZIONI

Il governo accelera: due mesi per fare l’Agenda digitale

Obiettivi e le modalità di azione saranno messi nero su bianco entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto Semplificazioni. Riflettori puntati su nuove reti, potenziamento dei servizi di e-gov e diffusione del cloud nella PA. Patroni Griffi: “Il provvedimento sarà sottoposto a consultazione online”

Pubblicato il 23 Gen 2012

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Due mesi per fare l’Agenda digitale. Lo prevede la bozza del pacchetto Semplificazioni che passerà al vaglio del Csm il prossimo venerdì. Entro due mesi dall’entrata in vigore del decreto Semplificazione – recita la bozza – saranno definiti il programma e la tempistica delle attività necessarie, nonché le modalità di coordinamento dei soggetti pubblici coinvolti nella realizzazione degli impegni dell’Agenda Digitale italiana.

Tra gli obiettivi spiccano: la realizzazione di infrastrutture tecnologiche e immateriali al servizio delle comunità intelligenti (smart communities); la promozione del principio dei dati aperti (open data) quale modello di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico; il potenziamento delle applicazioni di amministrazione digitale (e-government) per il miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese; la promozione della diffusione di architetture di cloud computing per le attività e i servizi delle pubbliche amministrazioni.

Si punta anche a utilizzare gli acquisti pubblici innovativi e gli appalti pre-commerciali per stimolare la domanda di beni e servizi innovativi basati su tecnologie digitali; all’infrastrutturazione di ultimo metro per favorire l’accesso alla rete internet in grandi spazi pubblici collettivi quali scuole, università, spazi urbani e locali pubblici in genere. Infine focus sugli investimenti nelle tecnologie digitali per il sistema scolastico e universitario, per rendere l’offerta educativa e formativa coerente con i cambiamenti in atto nella società.

Una parte specfica del pachetto inoltre è dedicata alle comunicazioni e alle trasmissioni tra i Comuni di atti e di documenti saranno effettuate “esclusivamente in modalità telematica”. Tra i documenti che viaggeranno solo via web ci sono le comunicazioni inviate ai agli enti dai notai ai fini delle annotazioni delle convenzioni matrimoniali a margine dell’atto di matrimonio.

E proprio del pacchetto Semplificazioni ha parlato il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi, annunciando che il provvedimento sarà sottoposto a consultazione pubblica online. “Tramite il sito del ministero – ha detto a Sky Tg 24 – i cittadini possono dare delle idee di semplificazione”. L’utilizzo della rete dovrebbe – nelle intenzioni di Patroni Griffi – anche “favorire fra le diverse amministrazioni un scambio telematico dei dati per velocizzare, fra l’altro, le trascrizioni di nascite, matrimoni e i cambi di residenza”.

“L’idea di fondo è che dove c’è una lungaggine dobbiamo intervenire per eliminarla – ha spiegato – Per fare questo abbiamo usato un metodo particolare con cui misurare gli oneri che ne derivano per i cittadini e per le imprese in maniera tale da poter fare una semplificazione mirata sulle cose che più servono”.

Il pacchetto di semplificazioni copre “svariati settori del vivere quotidiano dei cittadini e delle imprese, tra cui spiccano gli interventi previsti per i servizi ai disabili”.
“Oggi per ottenerli – ha ricordato Patroni Griffi – è necessario procurarsi un certificato medico legale, l’idea è quella di fare una certificazione unica che il cittadino può presentare in tutte quelle situazioni e quegli uffici che lo richiedano”.

“Nei confronti delle imprese, infine- ha concluso -l’idea di fondo è che se una legge introduce un onere, a fine anno una quantità di oneri equivalente deve essere eliminata. Tutta la miriade di controlli che a volte bloccano la giornata degli imprenditori debbono essere coordinate e razionalizzate in modo da concentrarle in determinate fasce temporali”.

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