Il Niguarda spinge sulla telemedicina

Avviato con Cisco e Fastweb il progetto HealthPresence per la gestione a distanza delle patologie cardiache e con Telecom Italia l’iniziativa i.Clinic per la lettura delle cartelle cliniche via iPad

Pubblicato il 26 Nov 2010

“Per ora sono una ottantina ma a tendere penso che arriveremo a
coinvolgere quasi 300 dipendenti che lavorano nei nostri uffici di
Vimercate in una iniziativa che non ha al momento paragoni in
Europa: un esame cardiologico a distanza”: è visibilmente
emozionato e soddisfatto David Bevilacqua, Amministratore Delegato
di Cisco Italia e VP di Cisco Corporate, nel commentare
l’inaugurazione di questo servizio che esalta il ruolo del video,
una delle leve su cui Cisco sta investendo moltissimo per crescere
e aprire nuovi varchi all’utilizzo della tecnologia Ict. I router
non tirano più come una volta e la società, anche sotto le
sollecitazioni degli investitori che hanno visto scendere
bruscamente la quotazione negli scorsi giorni, è costretta e
inventarsi nuovi business, spingendo su prodotti in grado di aprire
alle applicazioni.

Da tempo Bevilacqua indica nel video la killer application della
larga banda, in particolare quella dei 100megabit. Nel mirino
c’è l’utenza aziendale, come abbiamo raccontato ieri, ma anche
quella domestica. La sanità è un pallino di lunga data di Cisco
che ha infatti finanziato questo progetto portato avanti insieme
all’ospedale Niguarda. “L’Italia può tagliare per prima
questo traguardo, specifica, grazie alla sensibilità dimostrata
dal Niguarda a da Regione Lombardia, oltre che da Stefano Venturi,
Vice President Public Sector per i mercati europei di Cisco, cha
hanno raccolta immediatamente la nostra idea che oggi abbiamo
tradotto in un servizio perfettamente operativo. Si può dire che
non siamo ancora partiti ma già abbiamo raccolto l’interesse di
diverse aziende, in particolare operanti nel settore assicurativo,
che potrebbero applicare questa esperienza sui loro clienti. Non
abbiamo fatto conti ma i vantaggi ci sono e toccano da vicino le
sfere della produttività e della qualità della vita”.

Un elettrocardiogramma, l’auscultazione del cuore e polmoni e
tutto ciò che serve per una visita cardiologica completa per
valutare possibili rischi; tutto direttamente sul proprio posto di
lavoro, senza perdere tempo per recarsi in ospedale e depennando le
lungaggini della prenotazione.

Grazie ad una tecnologia video ad alta definizione, audio di
qualità e alla connessione di dispositivi medici, trasportati
sulla rete a banda ultralarga di Fastweb, la soluzione Cisco
HealthPresence, questo il suo nome, rende possibile un livello di
personalizzazione e di collaborazione notevole.

In breve ill sistema permetterà al medico di Niguarda di visitare
i dipendenti di Cisco Italia, senza muoversi dal suo studio.
La lista dei nominativi, con relative informazioni sulla storia
sanitaria, sono inviate da Cisco a Niguarda, quindi si procede con
la valutazione: in Cisco è già stata allestita una sala visita
dove il paziente, alla presenza di un infermiere, viene messo in
contatto con il medico cardiologo che eseguirà la visita a
distanza. Medico e paziente potranno, così, dialogare mentre
l’infermiere sarà “il braccio operativo” del cardiologo in
tutte le indagini necessarie. Sempre a distanza avviene anche la
refertazione: Niguarda, infatti, invierà gli esiti delle
valutazioni al medico aziendale di Cisco entro tre giorni
lavorativi successivi alla visita.

“Il nostro Ospedale ha da sempre una particolare attenzione
all’innovazione – spiega il direttore generale del Niguarda
Pasquale Cannatelli – ed è all’avanguardia per quanto riguarda
l’Ict in sanità ed e-government. Quella installata è una
tecnologia che ora verrà utilizzata per visite cardiologiche ma
che apre prospettive nuove per quanto riguarda la prevenzione; ed
al Niguarda stanno già pensando di estenderla anche per
l’oculistica e la dermatologia.

Parallelamente a questa iniziativa il Niguarda ha avviato, questa
volta insieme a Telecom Italia e Connexxa, anche il progetto
iClinic per la consultazione della cartella clinica elettronica su
iPad. La sperimentazione parte con 5 tablet che saliranno presto a
70 per un blocco ospedaliero per poi estenderne l’uso a tutto
l’ospedale.

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