Il processo penale sarà online. Via all’adozione della Pec

La e-mail certificata diventa obbligatoria fatta eccezione per le comunicazioni rivolte all’indagato o all’imputato. Anche le notifiche degli atti viaggeranno sul Web

Pubblicato il 18 Dic 2009

Il processo penale diventa telematico. La Posta elettronica
certificata diventa obbligatoria per le comunicazioni, fatta
eccezione per quelle rivolte all'indagato o all'imputato.
È una delle misure previste dal decreto legge approvato dal
Consiglio dei ministri di ieri che aggiunge un altro importante
tassello nel progetto di digitalizzazione della Giustizia previsto
dal piano E-gov 2012 e rafforzato dalle intese firmate tra il
ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e quello della PA e
Innovazione, Renato Brunetta.

“Le comunicazioni via mail verranno rese obbligatorie a seguito
della verifica della funzionalità dei singoli uffici giudiziari,
effettuata dal ministero della Giustizia, con il coinvolgimento dei
Consigli dell'Ordine degli Avvocati interessati e
dell'Avvocatura dello Stato – spiega Alfano -. Entro 60
giorni dalla conversione del decreto-legge sarà  completato il
quadro normativo del processo telematico, con l'adozione di
nuovi regolamenti”.

Ma vediamo nel dettaglio quali saranno le novità. Oltre
l’utilizzo obbligatorio della Pec, la normativa incentiva
l’impiego del supporto digitale per le copie  degli atti e
introduce la possibilità di notificare via Pec anche  atti
cartacei da parte degli uffici giudiziari: l’ufficiale
giudiziario potrà dunque. digitalizzare l’atto cartaceo tramite
scanner, siglarlo con la firma digitale e inviarlo via Pec.
Infine i nuovi mezzi di pagamento. Il decreto prevede anche
pagamenti con bancomat o carta di credito delle spese
processuali.

L’utilizzo diffuso della Pc nel comparto Giustizia potrebbe fare
da stura all’adozione della e-mail certificata da parte dei
cittadini. Da gennaio 2010 infatti la Pec diventerà universale,
ovvero se ne potranno dotare anche i singoli cittadini e il
ministro Brunetta conta di attivare 7 milioni di caselle già nei
primi 5 mesi del prossimo anno. Intanto sono già partite a ottobre
le sperimentazioni con Aci e Inps.

Grazie al "test autunnale" Brunetta conta di attivare
entro fine 2009 circa 5 milioni di caselle certificate, unendo a
quelle di Aci e Inps quelle dei professionisti che, da novembre,
sono obbligati a dotarsi di una Pec nonché quelle delle nuove
imprese che con la legge 133/2008 sono state obbligate ad attivare
una mail certificata.

 “I dati che ci hanno forniti i singoli ordini sono confortanti
– spiega il ministro Brunetta -. Delle organizzazione più
rilevanti, avvocati, commercialisti e giornalisti, le richieste di
mail certificate oscillano da un 70% a un 100% rispetto sul totale
degli iscritti. Si vede che i professionisti hanno capito la
portata rivoluzionaria dello strumento”.
Ad oggi in Italia ci sono oltre 46mila domini Pec e 520mila caselle
certificate per un totale di 50 milioni di messaggi scambiati (dati
Cnipa).

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