In Abruzzo 1 mln di euro per la ricostruzione dal “tabacco giapponese”

La donazione da parte della multinazionale JTI. I fondi andranno a supportare il rilancio di servizi innovativi destinati a cittadini e imprese

Pubblicato il 10 Nov 2009

Un milione di euro per Gea (Gestione emergenza Abruzzo), il
progetto attivato dal ministero PA e Innovazione e coordinato da
Formez, per favorire la ripresa socio-economica delle zone colpite
dal terremoto. Sono quelli donati da JTI Foundation, la fondazione
benefica di Japan Tobacco International, multinazionale giapponese
operante nel settore dei tabacchi.
Nello specifico i fondi andranno a finanziare le quattro linee di
intervento Gea: informazione e assistenza telefonica e online alla
popolazione abruzzese sui servizi essenziali (allaccio gas,
agibilità degli edifici); corsi di formazione per favorire la
ricostruzione nelle logica di recupero e prevenzione con
l’obiettivo di stimolare maggiore attenzione ai temi
dell’idoneità sismica: assistenza alle imprese per favorire la
continuità aziendale. Ma è sul quarto punto che Gea gioca la
sfida dell’innovazione con il supporto di JTI. “Il milione di
euro verrà anche utilizzato per implementare un sistema
informatico di monitoraggio del territorio e degli interventi, il
cosiddetto Gis (Geographical Information System) – spiega Carlo
Flamment, presidente del Formez-. Il sistema consentirà alla PA di
disporre di una banca dati integrata al fine, ad esempio, di
individuare i terreni migliori per la costruzione di nuovi edifici
o di controllare lo stato di quelli esistenti”.

La JTI Foundation, e con essa la stessa azienda nipponica, il
pallino dell’innovazione ce lo ha sempre avuto. “La Fondazione
viene da una lunga tradizione di supporto alla cultura e
all’innovazione – sottolinea Roberto Zanni, presidente JTI per la
Regione Europa Sud Occidentale e Paesi Baltici nonché di JTI
Foundation -. In Canada, ad esempio, abbiamo contribuito a un piano
di diffusione di Pc per anziani soli, con l’obiettivo di
facilitare le relazioni sociali attraverso Internet”. In Polonia,
invece, JTI ha attivato un piano di formazione all’uso del
computer che ha permesso di incrementare le opportunità di impiego
in zone ad elevata di disoccupazione.
“Anche onorando il nostro impegno, in questo senso, abbiamo
deciso di supportare Gea – conclude Zanni -. Il progetto offrirà
ai cittadini de L’Aquila la possibilità di riprendere al più
presto una vita normale e di farlo usufruendo di servizi innovativi
avviati all’interno del processo di ricostruzione”.

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